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Il tanto atteso confronto tra Alvaro Bautista e Jonathan Rea c’è stato, e a prevalere è stato lo spagnolo, grazie soprattutto al potente motore della sua V4 che sul lunghissimo rettilineo di Portimão gli ha permesso di sverniciare letteralmente i suoi avversari.
Quella di Álvaro è una vittoria senza dubbio meritata e voluta, che gli mancava dal 23 giugno, quando si aggiudicò la Superpole Race di Misano. Tra quel primo posto e quello di oggi tante cadute che hanno definitivamente incrinato il suo rapporto con la Ducati, ma non la fiducia in se stesso.
Bautista non è partito bene dalla seconda posizione della griglia, ma ha preso subito un buon ritmo, che gli ha permesso di risalire dalla sesta posizione che occupava al termine del primo giro sino a prendere il comando della corsa alla fine del quinto giro.
Tutti i sorpassi dello spagnolo della Ducati sono avvenuti al termine del rettilineo dei box, lungo il quale i cavalli della V4 hanno fatto la differenza.
Dopo aver staccato gli adesivi a Van der Mark, Lowes e Haslam, Bautista ha superato in una sola staccata sia Rea, che era in testa alla gara, che Razgatlioglu, che seguiva il campione del mondo: il turco ha però reagito immediatamente riportandosi in testa alla gara, ma nel giro successivo, questa volta a metà rettilineo, non ha potuto opporre resistenza al numero 19.
Una volta in testa Álvaro ha incrementato leggermente il proprio vantaggio, ma nell’ultimo giro Rea gli si è avvicinato molto, tanto da chiudere con uno svantaggio di un solo decimo.
Da parte sua Johnny ha fatto una gara attenta, e una volta vistosi superato dal missile rosso ha continuato con il suo ritmo, pensando giustamente alla classifica ed al suo quinto titolo mondiale.
Grazie al quarto posto nella Superpole Race, Razgatlıoğlu ha potuto prendere il via dalla seconda fila e non dalla quinta, come nelle due gare precedenti, e la differenza si è vista subito. Il giovane pilota turco si è dimostrato ancora una volta un avversario difficile per i veterani Rea e Bautista, e si porta a casa il suo ottavo podio stagionale. Un pilota che la Kawasaki rimpiangerà.
Alex Lowes è il primo dei piloti Yamaha e vince il duello con il compatriota Leon Haslam, con il quale si è scambiato più volte la posizione sino a precederlo sul traguardo per soli 66 millesimi.
Ottima la gara di Loris Baz, che ha chiuso sesto davanti alla Yamaha ufficiale di Van der Mark, dal quale ci si aspettava molto di più dopo il terzo posto di ieri in Gara-1. Melandri è partito bene, e al contrario di ieri ha mantenuto la posizione terminando ottavo, davanti a Sykes. L’inglese della BMW è partito dalla terza fila e non è mai riuscito a trovare un passo che gli permettesse di avvicinarsi ai primi.
Cortese chiude al decimo posto e precede Torres e Rinaldi. Gara dimenticare per Davies, che dopo una grande rimonta che lo ha portato dalla dodicesima posizione che occupava al primo giro sino all’ottavo posto, ha avuto un problema al cambio al dodicesimo giro che lo ha relegato in sedicesima posizione.