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Come sempre quando una gara viene annullata per la pioggia non mancano le polemiche e si scontrano il partito di quelli che “si è corso in situazioni peggiori” contro quello della “sicurezza prima di tutto”. A Imola le previsioni avevano chiaramente previsto piogge torrenziali per la giornata di domenica, con tanto di allerta meteo. La pioggia ha risparmiato sia la Superpole Race che la gara della Supersport, ma si è accanita contro Gara2. La Direzione Gara ha valutato le condizioni della pista ed ha ritenuto che non ci fossero le condizioni necessaria per lo svolgimento di una gara regolare e in sicurezza.
I punti più critici erano quelli tra la Variante Alta e la Rivazza dove si era formato un torrente d’acqua, ed alle Acque Minerali dove erano presenti alcune grosse pozzanghere. Gli addetti alla pista hanno provato a togliere l’acqua stagnante ma è stato un lavoro inutile perché l’acqua che veniva tolta era immediatamente rimpiazzata da quella che cadeva copiosa dal cielo. Prima di annullare la gara però è stato ovviamente deciso di chiedere il parere dei diretti interessati: i piloti. A bordo di due vetture alcuni di loro hanno avuto modo di visionare le condizioni della pista, e per la maggior parte dei piloti il parere è stato negativo: non si corre. Prima di annullare la gara, anche per rispetto del pubblico che era presente in autodromo ed aveva pagato il biglietto, è stato fatta un ultima e decisiva prova. I piloti sono entrati in pista per due giri di ricognizione, al termine dei quali solo Sykes ed i due piloti ufficiali Kawasaki erano titubanti. Tutti gli altri erano propensi per l’annullamento della gara e così è stato.
Abbiamo sentito il parere di alcuni piloti, la maggior parte dei quali ha espresso lo stesso parere e cioè che la pista di Imola in caso di forti piogge non garantisce la massima sicurezza. Non è l’asfalto a preoccupare, ma i molti muretti vicini alla pista e le varianti nelle quali in caso di caduta le moto possono rientrare in pista.
Il parere di chi scrive è che la sicurezza dei piloti sia la cosa più importante e che la Direzione Gara abbia fatto tutto quanto era nelle proprie possibilità per valutare se ci fosse la possibilità o meno di correre, per poi prendere atto della decisione della maggioranza dei piloti. Il nostro pensiero è quello espresso da Chaz Davies che ha affermato: «Ci sono alcune piste senza dubbio affascinanti e “old style” come Laguna Seca o Imola dove le condizioni di sicurezza non sono proprio al 100%. Possiamo accettare di correre su questi tracciati quando sono asciutti, ma non sul bagnato».