SBK 2019. GP d'Olanda, news e orari TV

Il mondiale Superbike si sposta dal Motorland Aragón in Spagna direttamente al TT di Assen in Olanda, per il quarto round di questa stagione 2019 che sino ad ora ha visto il dominio assoluto di Álvaro Bautista e della nuova Panigale V4.

I 250 giri tolti alla sua Panigale non dovrebbero impensierire più di tanto lo spagnolo, che dopo aver eguagliato il record di vittorie consecutive iniziali di Neil Hodgson (2003) è ora alla caccia di nuovi record, e soprattutto cerca di accumulare punti per una classifica che al momento lo vede in testa con 39 lunghezze di vantaggio nei confronti di Rea e 86 nei confronti di Lowes. 

Negli anni passati Rea è stato l’assoluto dominatore delle gare disputate nella "Università della moto", come viene definito il tracciato olandese. Il quattro volte campione del mondo ha vinto otto delle dieci gare che si sono disputate dal 2014 (quando vinse gara 2 con una Honda) ad oggi. Rea e la Kawasaki su tutti quindi, ma come sappiamo quest’anno la musica è cambiata, e Johnny fa fatica anche a salire sul secondo gradino del podio, insidiato dalle altre Panigale, ma soprattutto dalle Yamaha. E mai come in questo caso, il padrone di casa Michael Van der Mark ha la possibilità di riscattare un inizio di stagione un po' sotto tono, soprattutto se paragonato a quello del suo compagno di squadra Alex Lowes, salito due volte sul terzo gradino del podio a Buriram. 

Dopo le due gare alle quale abbiamo assistito al Motorland Aragón, e considerando la conformità della pista olandese, riteniamo che assisteremo all’ennesimo dominio di Bautista, mentre alle sue spalle infurierà la lotta per il secondo posto, con Rea che, oltre alle due Yamaha, dovrà guardarsi anche da Chaz Davies, che sembra aver preso una maggior confidenza con la sua V4. Se la pista spagnola avrebbe dovuto essere (in teoria) sfavorevole alla Ducati, il TT ha invece tutte le caratteristiche per esaltare le doti di potenza e scorrevolezza della Panigale V4, e quindi ci aspettiamo che anche Laverty e Rinaldi (ammesso che si sia ripreso dai guai fisici conseguenti alla caduta alla prima curva della gara sprint) con le V4 private possano competere per le parti alte della classifica.

In casa Yamaha da tenere d’occhio anche Melandri e Cortese. Il primo con la speranza che riesca ad uscire dal buio tunnel nel quale è piombato ad Aragón ed il secondo per comprendere come le prestazioni in prova non siano poi confermate da quelle in gara. Oltre che su Rea, la Kawasaki potrà contare anche su Leon Haslam e sui privati Jordi Torres - molto bravo nelle gare di casa con la Ninja di Pedercini -, e Toprak Razgatlıoğlu, rallentato in Spagna da problemi di assetto e da un inconveniente tecnico. 

L’infortunato Mercado verrà sostituito da Hector Barberà, ansioso di ricordare a tutti che quando correva in 250 è stato uno dei più temibili avversari di Bautista. Dopo la brutta esperienza vissuta con il team Toth in Supersport, lo spagnolo potrà dimostrare di meritarsi un'altra occasione. Sykes e Reiterberger dovranno continuare a sviluppare la nuova BMW, ancora alterna nei risultati, mentre i tre piloti Honda potranno contare su un motore con 500 giri in più, e ci aspettiamo che almeno Camier lasci ad altri gli ultimi posti della classifica.