SBK 2019. Il GP di Thailandia: news e orari TV

SBK 2019. Il GP di Thailandia: news e orari TV
La Ducati saprà ripetersi in Thailandia o sarà la Kawasaki a vincere come negli anni passati? Per la SBK si preannuncia un weekend torrido, e non solo per il clima. Due donne in gara in SS
14 marzo 2019

L’eco del clamoroso “triplete” di Bautista in Australia non si è ancora spenta, ma per il mondiale Superbike è già tempo di volare in Thailandia, per disputare il secondo round al Chang International Circuit di Buriram, a circa 400 chilometri dalla capitale Bangkok..


E’ il quinto anno che i mondiali delle derivate fanno tappa in Thailandia, e sino ad ora era stata la Kawasaki a fare la voce grossa: delle 8 gare sino ad ora disputate la Casa di Akashi ne ha vinte 7, e solo Davies in Gara-2, lo scorso anno, è riuscito ad interrompere il dominio delle verdone. Rea ha vinto 6 gare ed è arrivato secondo in quella vinta dall’allora compagno di squadra  Sykes, mentre dietro alla Ducati numero 7 si sono piazzate le Yamaha di Van der Mark e Lowes.


Ma come abbiamo visto a Phillip Island, la nuova Panigale V4 e soprattutto Alvaro Bautista sembrano aver completamente sconvolto quelli che erano i valori in campo negli anni passati. Dopo le tre gare australiane, Rea ha dichiarato che contro questa V4 non c’è nulla da fare, mentre da parte della Ducati si è cercato di stemperare i toni trionfalistici, affermando che il dominio di Bautista era dovuto a fattori che già in Thailandia non si dovrebbero ripetere. La pista australiana non solo è favorevole al potente 4 cilindri italiano, ma è uno dei tracciati preferiti dallo spagnolo, che non a caso vi conquistò un sorprendente quarto posto nella gara della MotoGP corsa a fine 2018.


Qual’ la verità? Il mondiale Superbike ha trovato un altro dominatore oppure le gare di Phillip Island, come è spesso avvenuto in passato, non sono da prendere come riferimento per il resto della stagione?

Questo sarà il tema principale del secondo round di Buriram. Se c’è un aspetto migliorabile nella nuova creatura di Borgo Panigale, quello è senza dubbio la manovrabilità. Il tracciato tailandese è meno veloce rispetto a quello australiano, ma come ha affermato Johnny mettendo le mani avanti, a Buriram ci sono due rettilinei sui quali la Ducati si avvantaggerà in modo importante.  Staremo a vedere.


Ovviamente tutti gli occhi saranno puntati su Bautista e Rea, ma attenzione anche ai loro compagni di squadra. Leon Haslam, caduto il sabato, nelle altre due gare ha conquistato il terzo gradino del podio, dando del filo da torcere al campione del mondo e dimostrandosi a proprio agio sulla Ninja. Chaz Davies sino ad ora non ha potuto prendere confidenza con la V4. Le prime tre gare di questo campionato gli sono servite come una sorta di test e già in Thailandia il gallese potrebbe iniziare a sfruttare tutto il grande potenziale della sua nuova moto.


Il doppio podio della passata stagione ha mostrato come Buriram possa essere favorevole alla Yamaha R1 che quest’anno può puntare su altri due piloti del calibro di Sandro  Cartese e soprattutto di Marco Melandri, anche se va detto che sino ad ora l’italiano non ha mai brillato sul tracciato tailandese.

Honda e BMW proseguiranno il lavoro di messa a punto, alla ricerca di una competitività che potrebbe permettere ai loro piloti di puntare alla zone alte della classifica. Con la Kawasaki Sykes ha conquistato una vittoria, due secondi e due terzi posti. Certo con la S1000RR la musica sarà diversa, ma Tom vuole almeno alla top five.


Stesso obiettivo per Leon Camier che nel 2018 stupì tutti con il quarto posto in gara1 ed il sesto in gara2 con l’allora acerba Fireblade. L’inglese deve ancora lavorare con la sua squadra per adattarsi alla nuova CBR “made in HRC” ma Buriram potrebbe aiutarlo a bruciare alcune delle tappe che lo separano dalle posizioni che contano.


Così come a Phillip Island Michael Ruben Rinaldi dovrà imparare in fretta il tracciato tailandese dove non ha mai corso. Con l’altra Panigale V4 privata del team GoEleven Eugene Laverty potrebbe iniziare a dare delle soddisfazioni alla squadra italiana, anche se da quanto abbiamo visto in Australia, per lui il lavoro da svolgere è ancora molto.


Nel 2015 a Buriram Torres con l’Aprilia conquistò due ottimi quarti posti. Con la Kawasaki privata del team Pedercini l’obiettivo sarà probabilmente meno ambizioso, ma allo spagnolo questa pista piace molto e dovrebbe quindi centrare quella top ten che gli è sfuggita in Australia.


La pista è gradita anche a Toprak Razgatlioglu che vuole certamente continuare il suo percorso di crescita, supportato dal Turkish Puccetti Racing. La trasferta australiana è stata molto difficile per Alessandro Delbianco, che dovrà affrontare un altro tracciato che non conosce, ma siamo certi che farà di tutto per conquistare i suoi primi punti mondiali. In Thailandia i piloti Superbike saranno 19 con l’inserimento della wild card locale Thitipong Warokorn su Kawasaki.

SUPERSPORT

Il campionato mondiale Supersport si prospetta invece più incerto e combattuto che mai. A Phillip Island il team Evan Bros ha letteralmente dominato sia le prove che la gara, e solo un malinteso nel cambio gomme ha negato alla squadra di Ravenna una fantastica doppietta. A Buriram, oltre a Krummenacher, Cluzel e Caricasulo bisognerà fare attenzione ai due alfieri della MV Agusta Reparto Corse: De Rosa e Fuligni, entrambi caduti in Australia. Il compagno di squadra di Cluzel, l’altro francese Parolari, vorrà recuperare il terreno perduto, mentre l’ex MotoGP Barbera e l’austriaco Gradinger vorranno confermarsi nella top five.
La pista thailandese dovrebbe essere favorevole alla Kawasaki, o almeno è quanto sperano i due alfieri del team Puccetti Racing: il giapponese Okubo e il campione del mondo 2017 Mahias, che fino ad ora ha fatto fatica a trovare il feeling con la ZX-6R.


Per la prima volta nella storia di questa categoria, domenica ci saranno due donne in gara al Chang International Circuit. Oltre a Maria Herrera, sarà al via anche la wild card thailandese Ratchada Nakcharoensri, che potrà contare su di un gran numero di tifosi: sarà il primo appuntamento mondiale per Ratchada, che lo scorso anno era salita sul terzo gradino del podio nel campionato PTT BRIC 600.

 

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