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Ecco le dichiarazioni dei piloti che sono saliti sul podio di Assen: Bautista, Rea e VdMark.
Altre due vittorie...
«Sono molto felice, perché questo weekend non è stato facile per noi. Venerdì abbiamo testato nuovi set up che purtroppo non si sono rivelati validi, e quindi siamo tornati agli assetti delle gare precedenti. Anche fare due gare così ravvicinate non è stato semplice. Non mi era mai successo, e posso dire che non è facile mantenere alta la concentrazione. La prima gara è stata la più difficile, soprattutto a causa del freddo. Considerando le difficili condizioni meteo devo dire che il feeling con la moto e con le gomme non è stato male. Sono riuscito a spingere forte nei primi giri e poi ho amministrato la gara e l’usura delle gomme».
Una bella lotta con Rea
«Rea mi ha sorpreso. Non mi aspettavo di trovarmelo così vicino dopo poche curve. Quando era davanti a me ho cercato di studiarlo, perché so che lui è molto forte su questa pista. Ho cercato di capire come si comportava la sua moto rispetto alla mia, e quando ho visto che potevo superarlo l’ho fatto. Una volta in testa ho iniziato a spingere forte, tanto che ho abbassato due volte il record della pista. Questo mi ha permesso di vincere quella che penso sia stata la gara più difficile che io abbia corso sino ad ora in Superbike, non solo per il freddo, ma anche perché questa pista non è favorevole alla nostra moto».
Hai sentito la mancanza dei 250 giri che vi hanno tolto?
«Si. I 250 giri che ci hanno tolto si sono fatti sentire. Abbiamo dovuto modificare i rapporti finali per non far entrare il limitatore quando sei al limite. Non ne ha risentito la velocità massima, ma in alcune curve ora devo usare di più il cambio se voglio restare veloce. Inoltre ci sono ancora degli aspetti della nostra moto che dobbiamo migliorare, ad iniziare dalla stabilità. Abbiamo ancora del margine di miglioramento».
Rea ha detto che non vede nessuna pista dove la Kawasaki possa essere superiore alla Ducati...
«Non lo so. Per me è un mistero capire cosa succederà nelle altre piste, perché questa moto è nuova e su ogni tracciato dobbiamo scoprire quale sia il suo potenziale e come adattarla alla pista. Per ora abbiamo lavorato molto bene, ma non so predire il futuro ad iniziare da Imola, dove non ho mai girato in vita mia».
A proposito di Imola, penso che su quella pista tu potrai capire cosa voglia dire essere un pilota Ducati...
«Si, me lo hanno detto in molti. Sono molto felice di far parte della famiglia Ducati, e spero proprio di poter essere competitivo anche su quella pista per festeggiare assieme al popolo dei ducatisti».
Come è stato tornare a correre due gare in un solo giorno?
«Mi sono divertito molto, ma non è cambiato molto. L’unica differenza è stata che ho avuto più tempo per mangiare e per prepararmi alla seconda gara».
Niente da recriminare?
«Assolutamente no. Sono convinto di aver sfruttato al massimo tutto il potenziale della nostra moto in questo fine settimana. Anche con il freddo la mia Kawasaki aveva una buona aderenza, e solo nel finale ho avuto poco grip».
Il gap tra te e Bautista è stato di soli 3 o 4 secondi in entrambe le gare. Pensi che il motivo sia solo che questo tracciato era meno favorevole alle Ducati e la tua moto è migliorata rispetto alle gare precedenti?
«No, riguarda solo le caratteristiche di questa pista. Nel secondo settore, dalla curva 4 alla curva 5, solo in accelerazione Bautista era è più veloce di me di due o tre decimi al giro. La mia squadra mi ha messo a disposizione una moto che mi ha permesso di lottare nel misto, e per questo sono riuscito a contenere il distacco. Quando poi ho realizzato che pur guidando al limite e rischiando molto non recuperavo nei confronti di Álvaro, ho preferito diminuire l’andatura: non aveva senso continuare a rischiare di cadere per nulla».
Per staccarti però Bautista ha abbassato due volte il record della pista, e quindi non deve essere stato facile nemmeno per lui.
«Non è mai facile vincere e stare davanti».
Che ne pensi di Imola? Potrebbe essere una pista favorevole alle Kawasaki?
«Dobbiamo essere positivi e continuare a lavorare duramente per ridurre ancora il gap che ci separa dalla Ducati, ma sono sicuro che anche a Imola Bautista sarà il pilota più veloce. Noi cercheremo di essere veloci sin dalle prove libere e di dare il massimo, e poi vedremo cosa succederà».
Pensi che ci possa essere una pista dove potrete battere le Ducati?
«No, non ce ne sono. Siamo troppo distanti dalle prestazioni della Ducati e di Bautista, che si sono rivelati un’accoppiata imbattibile».
Una grande giornata per te qui ad Assen, a casa tua.
«Si, oggi poi è stata una vera e propria Superbike vecchia maniera, con due lunghe gare nello stesso giorno. Questa mattina abbiamo dovuto utilizzare la gomma posteriore più dura, perché la pista era molto fredda e questo ha reso la mia moto difficile da guidare. La ruota posteriore scivolava parecchio e non avevo feeling con il posteriore, ma non potevamo utilizzare nessuna altra gomma».
E’ andata meglio in Gara-2?
«Per Gara-2 la temperatura è salita abbastanza da consentirci di utilizzare la soluzione più morbida. L’inizio non è stato molto veloce. Vedevo Johnny proprio davanti a me, ma per raggiungerlo ho dovuto prima vincere la resistenza di alcuni piloti. Una volta alle sua spalle ho cercato di mantenere la calma. Pensavo di attaccarlo a due giri dalla fine, ma poi mi è capitata l'occasione alla curva cinque, e non me la sono lasciata sfuggire».
Che lotta con Johnny...!
«E’ stata davvero una bella battaglia. Penso che ci siamo presi a carenate almeno due volte ed ho ancora i segni della sua ruota anteriore sulla mia tuta. Nessuno dei due voleva cedere la posizione, e sono stato davvero contento di aver regalato una bella gara ai miei tifosi che nonostante il freddo hanno riempito la tribuna centrale».
Quanto ti è costato rinunciare alla gara di ieri?
«Mi è dispiaciuto molto non correre ieri, perché la gente aveva pagato il biglietto e molti erano venuti per me e sono rimasti delusi. Però la sicurezza è la prima cosa, quindi penso sia stato giusto non disputare la gara di ieri. In compenso penso che oggi si siano proprio divertiti».