SBK 2019. Le pagelle di Donington Park

SBK 2019. Le pagelle di Donington Park
Dieci a Rea, veloce in tutte le condizioni. Otto a Bautista e a Sykes. Solo 4,5 ad Davies e 5 a Melandri
8 luglio 2019

Pur essendo in Inghilterra quello di Donington Park non è mai stato tra i circuiti favoriti di Jonathan Rea, che però in questo weekend (leggi tutti gli articoli) ha portato a termine la sua incredibile rimonta ed ora in classifica ha 24 punti di vantaggio su Bautista. Tre vittorie che non danno adito a dubbi, in quanto ottenute in tre condizioni diverse. Gara bagnata il sabato, gara sprint di soli dieci giri la domenica mattina e gara intera su pista asciutta la domenica pomeriggio. Totale 62 punti. Ma Bautista non ha certamente gettato la spugna e la lotta tra i due proseguirà tra una sola settimana, sul cavatappi di Laguna Seca. 


Ma a festeggiare nel Leicerstershire non è stato il solo Rea, ma tutta la Kawasaki, che ha conquistato sette delle nove posizioni disponibili sui podi delle tre gare di questo ottavo round del mondiale. Dietro al campione del mondo, ha conquistato due secondi posti il talentuoso Razgatlioglu e due terzi posti il compagno di squadra di Johnny, Leon Haslam. Agli altri le briciole: un secondo posto per Sykes e la BMW in gara1 ed un terzo posto per Bautista in gara2. Al contrario della Ducati, che il solo Bautista (e non sempre) riesce a portare al limite, le Kawasaki vanno forte con molti piloti e in tutte le diverse condizioni. Ecco quindi che quella che sembrava schiacciata dall’arrivo del missile rosso  si rivela una moto completa, equilibrata, che si adatta facilmente a diversi stili di guida e a diversi circuiti. 


Con un Van der Mark ancora convalescente, la Yamaha ha potuto contare su uno strepitoso Loris Baz e sull’abilità del team Ten Kate, che sembra tornato agli antichi splendori da quando è passato dalla Honda alla Yamaha.  


La BMW si dimostra veloce con il solo Sykes e solo quando i giri da percorrere sono pochi, vale a dire in Superpole e nella gara sprint, I problemi saltano fuori quando bisogna percorrere almeno una ventina di passaggi. Ma sono problemi di gioventù. Sotto la pioggia di sabato Delbianco ha fatto miracoli con quella stessa Honda che Camier non sembra più molto interessato a portare in pista.


Oltre 38.000 gli spettatori che hanno affollato le colline ed il paddock di Donington Park. E’ il numero di spettatori più alto degli ultimi sei anni, a conferma che quest’anno le gare sono molto più avvincenti e che il pubblico apprezza.

 

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Jonathan Rea – voto 10 – Manca la lode per soli nove decimi. Quelli che in Superpole lo separano da Tom Sykes. In gara però è perfetto e si conferma campione completo e con una granitica volontà di vincere. Combatte come un leone con il sole e con la pioggia, nelle gare lunghe e in quelle corte, contro la BMW di Sykes e contro l’arroganza del giovane Razgatlioglu. Ventiquattro punti di vantaggio su Bautista non sono molti, ma ora la Superbike si trasferisce a Laguna Seca, che potrebbe essere un altro circuito indigesto per la potente V4.

 

Toprak Razgatliuoglu – voto 8,5 – Il pilota di Puccetti ha ormai rotto il ghiaccio ed ha acquisito la consapevolezza di poter lottare per la vittoria su tutte le piste. Solo la grande abilità di Rea gli ha negato la sua prima vittoria in Superbike, ma Toprak non demorde e ci riproverà alla prima occasione. Al momento il suo tallone di Achille sembra essere la pioggia, ma è un limite più psicologico che non di guida.

 

Leon Haslam – voto 7,5 – L’aria di casa gli fa bene e finalmente il figlio di Rocket Ron si dimostra concreto ed incisivo, sia sotto la pioggia che con la pista asciutta (dove comunque prende sempre paga da Razgatlioglu). Ma il mondiale non si corre solo in Inghilterra e Leon dovrà dimostrare di andare forte anche sulle altre piste, se vorrà restare al fianco di Rea nel team ufficiale.

 

Alvaro Bautista – voto 8 – Ha imparato la lezione di Rea e quando non può vincere stringe i denti e porta a casa il miglior risultato possibile. Anche in Inghilterra la Panigale V4 ha mostrato i propri limiti, mentre lo spagnolo ha confermato di non essere un fulmine di guerra sul bagnato. Dopo aver dominato la prima parte del campionato ora Alvaro si trova ad inseguire. Avrà la stessa cocciuta determinazione dimostrata dal suo avversario?

 

Loris Baz – voto 7,5 – Che fosse un maghetto della pioggia lo sapevamo, ma che anche sull’asciutto il francese riuscisse a tenere il passo degli ufficiali Lowes ed Haslam, con una R1 privata vista per la prima volta solo Jerez, non ce lo aspettavamo di certo. Gran manico. 

 

Ale Lowes – voto 6 – Non brilla ma non sbaglia nemmeno, e soprattutto non cade. Non si avvicina mai al podio e per due volte arriva dietro a Baz, nonostante si corresse a casa sua. Pochino.  

 

Chaz Davies – voto 4,5 – Ormai in caduta libera, Chaz lotta con i privati e sul bagnato arriva dietro a Delbianco. Abbiamo capito che non si trova con la nuova Panigale, ma dove è finito il leone che con la V2 riusciva a battere Rea?    

 

Marco Melandri – voto 5 - Sul bagnato viene doppiato da Rea all’ultima curva, nella Superpole race è penultimo, mentre in gara2 ottiene il suo miglior risultato del weekend : decimo. 

 

Tom Sykes – voto 8 - A “DoningTom” lui è sempre andato forte, ma riuscirci con la nuova BMW non è cosa da poco. Dopo aver conquistato la sua 49ª Superpole, l’olio lasciato in pista dal suo compagno di squadra (ironia della sorte) gli nega il secondo posto nella gara sprint, dopo che sul bagnato aveva ceduto al solo Rea. Essere la punta di diamante del progetto BMW lo ha galvanizzato e sta facendo davvero una grandissima stagione. 

 

Alessandro Delbianco – voto 7 – Ma che gara ha fatto sabato sul bagnato? Spettacolo puro. Genio e sregolatezza, errori e grandi recuperi. Forse non è ancora maturo per la  Superbike, ma il talento non gli manca di certo. Speriamo che Bevilacqua continui a credere in lui.