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Jonathan Rea chiude in testa le prime due sessioni di prove libere all’autodromo Internacional do Algarve di Portimão,
in Portogallo, confermando come questo tracciato sia uno dei suoi preferiti. Così come la maggior parte dei piloti, il quattro volte campione del mondo ha fatto segnare il suo best lap nel turno del mattino, quando le temperature sono state meno torride rispetto a quelle del pomeriggio, quando l’asfalto è arrivato a oltre 46 gradi. Mentre Johnny si è confermato veloce sia nel giro secco che sul passo gara, non altrettanto si può dire di Álvaro Bautista, ancora alle prese con il dolore alla spalla sinistra infortunata a Laguna Seca (leggi tutti gli articoli), e permangono seri dubbi sulla possibilità che possa reggere i 21 giri delle due gare “lunghe”. Alex Lowes conferma quanto aveva fatto vedere nei test di fine agosto, e chiude al terzo posto a poco più di un decimo da Rea. L’inglese della Yamaha è stato veloce in tutte e due le sessioni e non solo per pochi giri, candidandosi ad un ruolo da protagonista nelle tre gare di questo weekend.
Quarto posto per un grintoso Razgatlıoğlu. Il giovane pilota turco ha affermato di aver trovato oggi un feeling minore con la sua Ninja rispetto ai test, ma visto che ha chiuso a meno di due decimi dal leader della classifica, non è difficile prevedere che nelle gare Toprak possa puntare a quella che sarebbe la sua prima vittoria in Superbike. Non sorprendono il quinto posto di Van der Mark ed il sesto di Haslam, mentre in pochi si aspettavano che Markus Reiterberger, che ha da poco saputo di essere stato appiedato dal team ufficiale BMW nel 2020 a favore di Laverty, terminasse le due sessioni odierne in settima posizione, davanti alle Yamaha di Baz e Cortese. Davies è stato uno dei pochi a migliorarsi nel pomeriggio, ma chiude solo decimo e al momento sembra difficile che sulla pista portoghese Chaz possa replicare le bellissime gare di Laguna. Michael Ruben Rinaldi si piazza subito dietro al gallese della Ducati, e davanti a Sykes, in difficoltà con la S1000RR. Solo tredicesimo Melandri, che precede Laverty, Torres e Mercado. Come spesso accade, le tre Honda chiudono la classifica, questa volta in compagnia della wild card Sylvain Barrier con la Ducati del team Brixx Performances, che nel 2020 dovrebbe passare dal BSB al mondiale delle derivate.
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