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Negli ultimi minuti del secondo turno di prove libere sembrava di assistere ad una Superpole, con tutti i piloti impegnatissimi ad abbassare il proprio best lap. Questa mattina il più veloce era stato Tom Sykes che con un giro in 1’27”790 aveva regolato Razgatlioglu e Lowes. L’inglese della BMW, che qui ha già raccolto quattordici podi e ben undici vittorie consecutive, nel pomeriggio ha abbassato ulteriormente il suo crono e con il tempo di 1’27”733 ha avuto la meglio per soli 18 millesimi su Alex Lowes e per 42 sul giovane pilota del team Kawasaki Puccetti Racing, che si è tolto la soddisfazione (ma non è la prima volta) di precedere i due ufficiali Rea e Haslam.
Solo sesto Bautista a quasi tre decimi da Sykes. Il pilota della Ducati è apparso in difficoltà nelle curve lente del tracciato inglese, soprattutto nei confronti delle più agili Kawasaki e Yamaha. Dietro allo spagnolo ecco le due R1 private di Cortese e di Baz che è solo al suo terzo round con il team Ten Kate Yamaha, ma che stamattina ha stupito tutti andando ad occupare il quarto posto nelle FP1.
Non stupisce invece Chaz Davies, che ci ha ormai abituato alle posizioni di metà classifica, anche se oggi ha l’alibi di una pista che sembra più favorevole alle giapponesi Bravo Torres, decimo con la Ninja privata di Pedercini. Lo spagnolo precede un incredibile Van der Mark che dopo la rovinosa caduta di Misano e le conseguenti fratture al polso destro ed alle costole, è trovato la forza di tornare in pista già qui a Donington e di percorrere 38 giri, il migliore dei quali lo ha posizionato all’undicesimo posto.
Non ce l’ha fatta invece Reiterberger, afflitto da una terribile influenza che lo ha costretto in ospedale. Al suo posto il padrone di casa Hickman, che ha terminato le FP2 con un onorevolissimo dodicesimo posto a poco più di otto decimi da Sykes.
Melandri, autore di una innocua scivolata questa mattina, è solo tredicesimo. La sua R1 si muove molto e il ravennate si è dovuto fermare a nove decimi dalla vetta della classifica. Giornata difficile per Rinaldi, quindicesimo con la V4 del team Barni Racing, davanti alle due Honda di Delbianco e Kiyonari. Chiude la classifica Eugene Laverty a2,6 secondi dalla prima posizione. Il pilota del team GoEleven ha voluto a tutti i costi essere presente qui a Donington, ed ha ottenuto il benestare dai medici, ma non sembra ancora in grado di guidare come sa la sua Panigale V4.
Da quanto si è visto in questi primi due turni di libere, i piloti sono molto vicini tra loro ed hanno girato con tempi molto vicini al record della pista, stabilito in gara da Sykes nel 2017 (1’26”641). I primi tre sono stati costantemente veloci e a quanto pare Rea dovrà impegnarsi al massimo se domani vorrà stargli davanti. Bautista, che oggi ha lavorato alla messa a punto della sua Ducati, non è sembrato a proprio agio sul tecnico tracciato del Leicerstershire, ma siamo solo a venerdì.