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Jonathan Rea risponde subito a Scott Redding e si aggiudica la Superpole Race al Motorland Aragon, proprio davanti all’inglese della Ducati. E’ stato un assolo del campione del mondo, in testa dal primo all’ultimo giro. Redding inizialmente al terzo posto ha dovuto vedersela con Loris Baz, ma il francese che era partito come un fulmine allo spegnersi del semaforo, ha poi ceduto alla distanza tanto da chiudere solo in nona posizione. Dietro ai due protagonisti di questa stagione si piazza Michael Van der Mark, che precede Alvaro Bautista.
La Honda dello spagnolo si è confermata velocissima sul lungo rettilineo che caratterizza la pista andalusa e probabilmente se avesse avuto qualche altro giro a disposizione, Alvaro avrebbe conquistato il terzo gradino del podio. Ma la Superpole Rce dura solo dieci giri ed assegna metà punteggio. Questo ha fatto si che con questa vittoria Rea sia riuscito a ridurre a soli due punti il suo svantaggio in classifica nei confronti di Redding. Quinta posizione per Davies, autore della solita gara in rimonta visto che è partito dalla terza fila. Un quinto posto importante in quanto permette al gallese di recuperare una fila sulla griglia di gara2. Alex Lowes è partito bene, ha poi perso posizioni sino a chiudere al sesto posto, davanti a Razgatlioglu ed al nostro Rinaldi, che come sappiamo non ama troppo la sprint race e che con questo risultato ha perso tre posizioni in griglia.
Haslam porta al decimo posto la seconda Fireblade e precede Caricasulo e Fores. Sykles, solo quindicesimo al traguardo, ha compiuto una manovra tra il folle e l’irresponsabile nel corso del primo giro, quando è uscito di pista ed è rientrato in pista proprio in mezzo al gruppo, causando la caduta di Tati Mercado, che non correrà gara2 a causa di una contusione alla schiena ed alla caviglia. Un comportamento irresponsabile che dovrebbe essere punito, considerata anche l’esperienza del pilota della BMW. Solo diciassettesimo Melandri in crisi profonda con la V4 del team Barni Racing. Ventunesimo ed ultimo posto per Lorenzo Gabellini .