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Nelle prove libere Redding aveva gettato fumo negli occhi ai propri avversari, ma già in Superpole si era visto che l’inglese della Ducati stava traendo vantaggio dal lavoro svolto proprio nelle libere nelle quali aveva preparato al meglio la sua V4 per le gare. Nei primi giri il pilota della Ducati si era ritrovato alle spalle del duo Kawasaki composto da Rea e Lowes, ma all’inizio del quinto giro Alex ha pensato bene di cadere lasciando via libera ai due protagonisti di questo campionato. Redding è rimasto alle spalle del campione del mondo e lo ha studiato per alcuni giri, ma all’inizio dell’ottavo passaggio ha rotto gli indugi ed è andato al comando. Rea teneva a fatica il passo dell’inglese, e doveva fare i miracoli per uscire forte dalla curva che immette sul lunghissimo rettilineo per poter sfruttare la scia della Panigale. Intanto alle loro spalle Davies, partito dalla terza fila aveva recuperato sino a portarsi in terza posizione, non lontano dai due di testa. Nel finale Rea si avvicinava a Redding ed al quindicesimo giro sembrava intenzionato ad attaccarlo, quando alla curva 12 Johnny è andato largo, perdendo non solo il contatto con Scott, ma anche l’esiguo vantaggio che aveva nei confronti di Davies. Esaltato dalla possibilità di acciuffare un secondo posto che ad certo punto sembrava impossibile, il gallese della Ducati superava il cinque volte campione del mondo e si portava alle spalle del suo compagno di squadra. Ma la gara era ormai la termine e Redding tagliava per primo il traguardo davanti a Davies e ad un deluso Rea.
Quarto posto per un eccezionale Michael Ruben Rinaldi, che non era partito bene, ma dopo una tutta in rimonta ha raggiunto Van der Mark ed ha atteso l’ultimo giro per attaccarlo e conquistare per la seconda volta il quarto posto, ad un passo dal podio.
Dietro a Van der Mark ha concluso Razgatlioglu, che come spesso gli capita ha corso sopra i problemi di assetto che affliggono la sua Yamaha. Un’altra R1 anche al settimo posto ed è quella privata di Loris Baz, che nei primi giri era nel gruppo di testa ma si era visto subito che il suo passo non era quello dei primi. Fores chiude ottavo e porta a casa il suo miglior risultato stagionale sino ad ora, precedendo Caricasulo ed Haslam. L’inglese della Honda era partito forte, ma evidentemente la sua CBR non è ancora in gradi di tenere il passo dei primi e Leon è via scivolato sino a decimo posto finale. E’ andata peggio a Bautista caduto al tredicesimo giro. Molte le cadute e i ritiri. Oltre allo spagnolo della Honda non hanno tagliato il traguardo anche Gerloff, Scheib, Ponsson ed il già citato Lowes, tutti per caduta. Laverty è caduto ma si è rialzato ed ha chiuso sedicesimo davanti. Sykes si è ritirato per un problema tecnico. Gara da dimenticare per Melandri, sempre nelle ultime posizioni e quattordicesimo al traguardo soprattutto per le cadute di chi lo precedeva