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Un round per uno non fa male a nessuno e fa bene al campionato mondiale Superbike, che sembra aver finalmente trovato un pilota in grado di tener testa a Jonathan Rea, il quale domina da cinque anni il campionato delle derivate dalla serie.
Tra i due si prospetta un testa a testa destinato a durare sino all’ultimo round, anche se sono in molti a potersi inserire nella lotta per il podio in gara, ad iniziare da Razgatlioglu, per proseguire con Baz, Van der Mark ed il compagno di Rea, Alex Lowes. La pista di Portimao è sempre bellissima e a breve finalmente si rifarà il look (e l’asfalto) in vista delle gare di Formula1 e della MotoGP, che disputerà il suo ultimo appuntamento del 2020 proprio sui saliscendi dell’Autodromo do Algarve.
Jonathan Rea – voto 10 e lode – Ha vinto tutto quello che c’era da vincere, ha recuperato 28 punti al suo acerrimo rivale ed ha ritrovato la sua Ninja, che sembrava essersi smarrita a Jerez. In Spagna la sua tranquillità nel commentare il suo peggior risultato da quando corre con la Kawasaki ci era sembrata rassegnazione, invece era solo consapevolezza nei propri mezzi. Il Cannibale si è ripreso la Superbike.
Scott Redding – voto 8 – Dal sogno di Jerez all’incubo di Portimao. Il settimo posto di gara1 avrebbe abbattuto anche un toro, ma non questo coriaceo inglese, che non si è dato per vinto ed ha migliorato la sua V4 sino a portarla sul secondo gradino del podio in gara2. Torna dal suo peggior weekend SBK con soli 4 punti di distacco da Rea e la prossima si corre ad Aragon, dove la sabbia è rossa.
Toprak Razgatlioglu – voto 8 – Qualcuno si dimentica che il giovane turco è solo al suo terzo round con la Yamaha R1 e che deve ancora compiere 24 anni. Toprak è stato l’unico a tener testa a Rea almeno nei primi giri portandosi a casa due secondi posti. In gara2 non si è voluto accontentare ed è scivolato, per poi risalire in sella e chiudere ottavo. Talento da paura.
Loris Baz – voto 7 – Così come Toprak, anche il francese deve rischiare molto se vuole restare con i primi. Nella gara sprint conquista il suo primo podio da quando è tornato dalla MotoGP, ma rovina tutto con una caduta a pelle d’orso in gara2. Merita una moto ufficiale.
Michael Van der Mark – voto 7,5 – L’arrivo di Razgatlioglu in Yamaha lo ha ridimensionato, ma a Portimao l’olandese ha tirato fuori una grinta insospettata e nonostante si sia già promesso alla BMW si conferma un vero professionista. Manca il podio solo nella gara veloce ed in gara2 rende la vita difficile a Redding sino alla fine.
Alex Lowes – voto 7 - Aveva iniziato benissimo in Australia, ma qui a Portimao ha raccolto il primo zero in classifica. Dopo la caduta nella Superpole di Jerez domenica concede il bis, ma è capace di due quarti posti nelle altre due gare. E’ certamente migliorato molto da quando è nel team Kawasaki, ma gli manca ancora un poco di determinazione.
Chaz Davies – voto 5,5 – Diciotto punti in tre gare non sono un gran risultato per il gallese che a Jerez aveva dimostrato di saper finalmente domare tutti i cavalli della sua V4 ma che in Portogallo è naufragato per non aver trovato un assetto decente e per essere partito ancora una volta dalle retrovie. Alti e bassi che non fanno bene alla sua classifica. Ha l’occasione di rifarsi nei due prossimi e consecutivi round che si correranno sul suo circuito preferito, e dove ci aspettiamo che punti alla vittoria.
Tom Sykes – Voto 7 – Nessuno come lui nel giro veloce. Con qualsiasi moto. A Portimao dimostra che la S1000RR sta crescendo, se non altro per quanto riguarda l’usura delle gomme. E’ sempre nei primi otto e ci mette tanto impegno.
Alvaro Bautista – voto 6 – Il quinto posto in gara2 non deve trarre in inganno perché è dovuto alle molte cadute, senza le quali lo spagnolo avrebbe ripetuto i deludenti risultati delle due gare precedenti (nono e undicesimo). Tra un lamento e l’altro si impegna nello sviluppo della sua CBR, ma ci crede davvero?
Michael Ruben Rinaldi – voto 8 – Dopo aver superato Rea senza timori reverenziali a Jerez, si comporta allo stesso modo con Redding a Portimao ed in gara 1 è il primo dei piloti Ducati. Deve migliorare in Superpole per partire più avanti e regalare un podio ad una squadra trasformata dal suo arrivo. Provaci ancora Michael!
Marco Melandri – senza voto – E’ impossibile dare un voto a Melandri dopo questo round. Assieme al suo team le sta provando tutte per adattarsi alla Panigale V4 sulla quale è salito per la prima volta solo poche settimane fa. Non vuole deludere le aspettative della sua squadra e dei suoi sostenitori, ma c’è il rischio che provando troppe variabili sia lui che il team Barni perdano la strada di casa.
Eugene Laverty – voto 5 – Centra la top ten solo in gara1 ed in nove gare ha raccolto la miseria di 16 punti. Ma la BMW va così piano? Sykes dice di no. Continuando così da una mano alla casa tedesca che deve scegliere chi confermare tra lui e Tom. Lo aspetta un futuro nel BSB.