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Il round dell’Estoril ha concluso il Campionato mondiale Superbike 2020. Il clima è stato decisamente più favorevole rispetto al precedente appuntamento di Magny Cours e questo ha consentito il regolare svolgimento delle gare che sono state belle ed avvincenti come sempre accade quando Jonathan Rea non riesce a dominare. E’ stato il round di Razgatlioglu ma soprattutto della Yamaha che ha vinto gara1 ha monopolizzato il podio della gara sprint ed ha conquistato un altro podio anche nell’ultima gara della stagione.
La Kawasaki si è aggiudicata la classifica Costruttori superando la Ducati per un solo punto, ma dietro alle due aziende che negli ultimi anni sono state assolute protagoniste del mondiale delle derivate, cresce la Yamaha e inizia ad affacciarsi anche la Honda che in Portogallo è sempre stata nelle prime 7-8 posizioni. Stagione decisamente da dimenticare invece per la BMW, con una moto che peggiora anziché migliorare. A Monaco di baviera sperano che la nuova M e l’olandese Van der Mark riescano a cambiare radicalmente la situazione. In bocca al lupo.
Toprak Razgatlioglu – voto 9 – Quando le cose girano per il verso giusto e trova l’assetto che preferisce non ce n’è per nessuno. Si aggiudica la sua prima Superpole in carriera e domina le prime due gare. Il caldo della domenica pomeriggio (o una gomma posteriore non proprio performante) gli impediscono di fare un incredibile en plein. Il giovane turco è cresciuto molto, ha lavorato a luci spente per diventare più sicuro dei propri mezzi e per sfruttare tutto il suo enorme talento naturale. Per diventare un campione gli manca solo la continuità.
Jonathan Rea – voto 10 – Il voto è soprattutto per il suo sesto titolo mondiale consecutivo. L’uomo dei record è arrivato in Portogallo con un poco di “braccino” e la caduta nella Superpole lo ha destabilizzato. Una volta conquistato il titolo si è messo alla caccia della vittoria numero 100, ma a negargliela è stata una seconda caduta in gara2. Da quando è in Kawasaki non ci ricordiamo che sia caduto due volte nello stesso weekend. Ma all’uomo dei record si perdona tutto.
Scott Redding – voto 7,5 – Si stende in Superpole, si fa male e deve partire dall’ultima casella della griglia nelle prime due gare. Cosa gli sarebbe potuto succedere ancora? Fermarsi per un problema tecnico in gara? Lo ha fatto nella gara di sabato. Nella Superpole Race di soli dieci giri ha probabilmente fatto il massimo possibile, mentre in gara2 ha sfruttato la caduta del Cannibale ed i problemi di aderenza di Toprak. Un podio in tre gare. Troppo poco per chi dovrebbe contrastare Jonathan Rea.
Chaz Davies – voto 9 – Meglio tardi che mai. Se corresse sempre con questa feroce determinazione avrebbe vinto il titolo. Invece lo ha vinto Rea. Voleva dimostrare alla Ducati di essersi sbagliata a dargli il benservito, ma ormai è tardi. E’ certamente un top rider della Superbike e speriamo trovi non solo una buona moto, ma anche la capacità di correre sempre come ha fatto in Portogallo.
Garrett Gerloff – voto 8 – Il podio di Barcellona lo ha sbloccato e gli ha fatto capire che può stare sempre con i più veloci. Terzo in Superpole, conquista due podi nelle prime due gare. Peccato per la caduta in gara2, ma il suo resta un weekend estremamente positivo. Il prossimo anno con lui e Toprak la Yamaha avrà di che divertirsi.
Michael Van der Mark – voto 7 – Nel round d’oro della Yamaha l’olandese conquista soltanto un podio. Cade in gara1 ma poi ci regala un fantastico duello con Davies nella Superpole race. A corrente alternata. Come sempre.
Michael Ruben Rinaldi – voto 6 - Su di una pista nuova per (quasi) tutti il giovane Michael è apparso in difficoltà e non è riuscito a stare nelle prime posizioni. Sesto e settimo nella gare lunghe e solo nono nella gara sprint (che non digerisce mai facilmente). Gli manca ancora un poco di esperienza, ma il talento c’è.
Alex Lowes – voto 5 – Weekend da dimenticare per l’inglese della Kawasaki che non va oltre il sesto posto il sabato e cade due volte la domenica. Era partito bene, ma poi si è perso. Va bene che il compagno di squadra di Rea non deve essere troppo competitivo, ma così si esagera.
Leon Haslam – voto 6,5 – Leon svolge al meglio il suo lavoro e non si tira mai indietro. Secondo in Superpole, in gara coglie solo dei piazzamenti, ma la CBR al momento non consente nulla di meglio. Ma lui non si lamenta e continua nello sviluppo della sua nuova moto. La Honda ha fatto bene a confermarlo.
Alvaro Bautista – voto 6 – Un fine settimana in crescendo. Cade in gara1, ma poi nelle altre due riesce a stare davanti al suo compagno di squadra. Non getta mai il cuore oltre l’ostacolo, ma è fatto così. Prendere o lasciare.
Xavi Fores – voto 7 – Dopo aver fatto tanta fatica finalmente ora riesce a prendere le misure alla Ninja, ma il campionato è finito. Lo spagnolo è un grande professionista ed un gran bravo ragazzo, spesso sottovalutato. Meriterebbe un’altra occasione in SBK, invece emigrerà nel British Superbike. Pecunia non olet. Buona fortuna Xavi.