Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
La prima gara di Phillip Island è alle porte, presto il confronto si farà in gara. E come sempre sarà importante essere leader anche all’interno del proprio box.
Scott Redding, nuovo entrato nel Team Ducati Aruba, ha già vinto dei GP e ora è pronto a fare il suo ritorno sul palcoscenico mondiale delle derivate di serie arrivandoci da campione della Superbike britannica. Al suo fianco trova Chaz Davies: in passato entrambi hanno corso sulla pista di go kart del padre di Davies e ora entrambi sono piloti ufficiali della Casa di Borgo Panigale. Ma come Redding ha già avuto modo di spiegare riguardo alla sua rivalità con Jonathan Rea, “In pista ognuno pensa per sé”.
Jonathan Rea, da parte sua, va a caccia della vittoria numero 100: al momento è a quota 88 ma nelle ultime tre stagioni ha sempre vinto più di 15 gare. La sua prima vittoria risale a Misano 2009 e nel caso in cui dovesse farcela a portare a casa 27 gare su 39 raggiungerebbe quota 100 insieme a Kawasaki. Tra gli altri record nel suo mirino anche quello di diventare il primo pilota a vincere sei titoli iridati WorldSBK, senza dimenticare che potrebbe anche conquistare il podio numero 200.
All’interno del Team Kawasaki ufficiale KRT, Rea troverà il nuovo compagno di squadra Alex Lowes, giunto terzo nel mondiale 2019. L’anno scorso Lowes non è riuscito a vincere ma la costanza di rendimento e ottime prestazioni da podio lo hanno portato all’ingaggio da parte della squadra che lo scorso anno ha vinto il campionato.
E, passando al campo della sfida aperta, Rea dovrà fare i conti con Toprak Razgatlioglu, fresco arrivo nel Team Yamaha ufficiale Pata. I due piloti hanno già lottato per la vittoria in ben quattro occasioni e sempre all’ultimo giro. Arrivano al 2020 con due vittorie a testa maturate alla tornata conclusiva. Nell’ultimo test in programma prima di andare in Australia, Razgatlioglu è stato il più veloce e, guidando la Yamaha, Toprak regalerà sicuramente ancora spettacolo e tante emozioni. La sfida non è soltanto per la vittoria in gara ma varrà per il titolo mondiale.
Honda prende il via per la prima volta dal 2002 come squadra che può contare sull'appoggio ufficiale della HRC. Per il 2020 gli obiettivi sono chiari: replicare i successi delle passate stagioni e tornare al vertice del mondiale Superbike. Per questo motivo Honda ha deciso di puntare su Alvaro Bautista (arrivato dalla Ducati) e Leon Haslam (partito dal Team Kawasaki): entrambi nel corso dei test hanno ottenuto grandi riscontri in sella alla nuova 1000 Fireblade.
La rivalità ci sarà anche in casa BMW, che si affida nuovamente al campione del mondo SBK del 2013, Tom Sykes, quando guidava la Kawasaki, e a Eugene Laverty, viceiridato nel 2013. Hanno lottato molte volte nel corso della loro carriera, ma raramente sono stati protagonisti di duelli all’ultimo giro, anche se è avvenuto ad esempio nel 2013 in Gara 2 ad Assen. Si tratta di una rivalità destinata a crescere ancora soprattutto adesso che possono fare affidamento sulla stessa moto.
Altro interessante duello sarà quello tra Garrett Gerloff e il suo compagno di squadra Federico Caricasulo nella sqaudra GRT Yamaha Junior Team. Sono entrambi al debutto quest’anno e ognuno dei due vorrà certamente fare meglio dell’altro. Gerloff punta a tenere alta la bandiera statunitense mentre Caricasulo arriva dal mondiale SSP da vicecampione e desidera far bene fin da subito. Nei test sono arrivati tra i primi dieci.