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Una Superpole caratterizzata dalle molte cadute che hanno inizialmente coinvolto nell’ordine Redding, Barrier, Rea. Il pilota della Ducati è stato il primo a cadere nella veloce curva numero. Nemmeno il tempo di annotare la sua caduta che è stata la volta di Barrier, questa volta alla curva 13, quella che immette sul rettilineo di partenza. Ma i colpi di scena non erano finiti perché pochi secondi dopo era Rea a rotolare nella sabbia della via di fuga, alla curva 4.
Redding danneggiava la sua Ducati ed i suoi meccanici riuscivano a rimandarlo in pista a 15 secondi dal termine della sessione, solo per testare che la moto fosse effettivamente pronta per gara1. Impossibile invece riparare la Ninja di Rea, che rientrava al box e si toglieva la tuta. L’unico a riportare conseguenze fisiche è stato Barrier, trasportato al medical center. Senza i due grandi protagonisti di questa stagione 2020, erano gli outsiders a scatenarsi e nel finale Razgatlioglu fermava i cronometri sul tempo di 1’36”154 conquistando così la sua prima Superpole in carriera. Alle sue spalle un sorprendete Leon Haslam staccato però di oltre sette decimi. Sorpresa a metà per il terzo posto ottenuto da Gerloff che anche ieri aveva dimostrato di poter andare davvero forte su questa pista.
Quarto e quinto posto per le due Ducati di Chaz Davies e Michael Ruben Rinaldi che scatteranno quindi dalla seconda fila nella prima gara di questo weekend portoghese. Al loro fianco un’altra Yamaha, quella di Michael Van der Mark. In terza fila Alex Lowes, dal quale ci si aspettava qualcosa di più, così come da Alvaro Bautista, visto cosa è stato capace di fare il suo compagno di squadra. Buono invece il nono posto di Fores che ci tiene a chiudere nel migliore dei modi la sua stagione con il Kawasaki Puccetti Racing. Deludente invece la decima posizione di Tom Sykes. Il leader della classifica assolute delle Superpole ha accusato uno svantaggio di un secondo nei confronti di Toprak e ancora peggio è andato il suo compagno di squadra in BMW Eugene Laverty, quattordicesimo a quasi due secondi dalla prima posizione. La wild card Jonas Folger chiude undicesimo davanti a Loris Baz, caduto nelle fasi finali. Caricasulo è tredicesimo davanti al già citato Laverty e a Jonathan Rea che con il tempo fatto segnare nelle prime fasi, con ancora montata la gomma da gara, riuscirà a partire dalla quinta fila. Un compito difficile per il Campione del mondo, che dovrà recuperare terreno, senza però rischiare una caduta che potrebbe compromettere la conquista del suo sesto titolo.
Sesta fila per Leandro Mercado, Matteo Ferrari e Sheridan Morais. Il pilota del team Barni Racing è caduto negli ultimi minuti, senza riportare conseguenze fisiche. Sfortunatissimo Scott Redding, che non avendo in tempo a concludere nemmeno un giro, scatterà dall’ultima posizione della griglia. Ricordiamo che se Redding non dovesse vincere gara1 Rea sarebbe matematicamente campione del mondo anche se non dovesse raccogliere nemmeno un punto.