Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Toprak Razgatlioglu vince la sua seconda gara della stagione, restando in testa dal primo all’ultimo giro, ma tutti gli occhi erano puntati sui due contendenti al titolo: Rea e Redding che per tenere aperta la contesa avrebbe dovuto vincere e sperare che Johnny raccogliesse meno di tre punti. L’incertezza è però durata pochi secondi, il tempo di vedere Rea aggredire i piloti che lo precedevano e risalire la classifica sino al terzo posto con quella grinta che ci si aspettava dal suo antagonista, che invece navigava attorno al tredicesimo posto. Al sesto giro l’inglese della Ducati parcheggiava la Panigale V4 numero 45 appoggiandola al guard rail, laureando così Rea campione del mondo per la sesta volta consecutiva. L’uomo dei record intanto superava Gerloff e si portava al secondo posto, ma in seguito veniva superato da Davies e dallo stesso Gerloff, accontentandosi di un quarto posto, che gli consentiva di festeggiare assieme alla sua squadra che lo attendeva lungo il circuito, con le magliette commemorative ed un casco color oro.
Tutto questo ha fatto passare in secondo piano la grande prestazione di Razgatlioglu che dopo aver conquistato la sua prima Superpole in carriera, ha portato a quattro le sue vittorie nella classe regina delle derivate. Alle sue spalle il solito Davies che ha rimontato dopo una brutta partenza ed è arrivato alle spalle di Toprak, senza però riuscire ad avvicinarsi alla Yamaha numero 54. Grande gara di Garrett Gerloff che si conferma assieme a Rinaldi la vera sorpresa di questo anomalo campionato 2020. L’americano del team GRT è sempre stato nelle posizioni di testa ed ha risposto senza timori reverenziali agli attacchi di Rea che avrebbe preferito festeggiare sul terzo gradino del podio, ma l’americano è proprio uno tosto. Dietro ai primi quattro si era formato un gruppone composto da Haslam, Lowes, Rinaldi, Fores, Baz, Sykes e la wild card Folger, che hanno concluso nell’ordine. Della lotta per la quinta posizione faceva parte anche Bautista che però si è steso a due giri dalla fine. Vanno a punti anche Laverty. Mercado, ed i due piloti del team MIE Racing Honda Takahashi e Granado. Oltre a Redding non hanno tagliato il traguardo anche Ferrari, Van der Mark e Caricasulo, vittime di scivolate senza conseguenze