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Marco Barnabò, il patron del Barni Racing, guarda sempre avanti e per risollevare il team dal suo “annus horribilis” ha deciso di iniziare a prepararsi al cambiamento che con ogni probabilità coinvolgerà la classe Supersport ma non solo.
Moto.it vi ha informato da tempo circa le nuove regole in arrivo nei mondiali delle derivate e il manager lombardo ha deciso di prepararsi ad affrontare un cambiamento che si preannuncia determinante per il futuro della classe intermedia.
Il Barni Racing Team ha infatti portato in pista a Misano una Ducati Panigale V2 955 affidandola al campione del mondo SS 2019 Randy Krummenacher, per tre giorni di test svolti in collaborazione con Ducati. L’obiettivo era quello di raccogliere dati sulla bicilindrica bolognese che potrebbe essere utilizzata nella nuova Supersport. Una categoria che dovrebbe essere allargata a moto di cilindrata da 600 a 1000, livellate da un regolamento che dovrebbe consentire a moto di diverse cilindrate di competere ad armi pari nello stesso campionato. Un compito non certo facile attende i responsabili tecnici della Dorna, anche alla luce di quanto accaduto nella SS300 dove ancora adesso la convivenza tra la Yamaha R3 e la Kawasaki 400 risulta alquanto difficile e favorevole a quest’ultima, visto che nel campionato che si è appena concluso ci sono otto Ninja nei primi dieci posti della generale.
Tornando alla nuova Supersport l’idea è senza dubbio valida e necessaria per due motivi sostanziali. Il primo è che le moto di 600cc praticamente non esistono quasi più ed il secondo è che allargando la categoria a moto di cilindrata superiore si potrebbe tornare ad avare una classe davvero propedeutica alla Superbike.
La Dorna lavora da tempo a questo progetto, ed avrebbe voluto introdurlo già a partire dalla prossima stagione. Ovviamente però sia le case che le squadre non sono d’accordo sull’introdurre un cambio così drastico ed importante a distanza di pochi mesi dall’inizio della stagione 2021 (Covid19 permettendo). Il tutto sembra quindi destinato ad essere procrastinato al 2022.
Marco Barnabò fa bene a muoversi in anticipo, anche se bisognerà poi vedere alla luce dei regolamenti definitivi, con quali modifiche potrà correre la V2 della casa di Borgo Panigale. Nello stesso tempo con questi test il manager lombardo consolida i suoi rapporti con Krummenacher. Lo svizzero è entrato nell’orbita del team Barni dopo il suo burrascoso addio a MV Agusta Reparto Corse e potrebbe essere il pilota SBK 2021 del team di Marco Barnabò che sui test ha rilasciato questa dichiarazione.
“Abbiamo chiesto a Ducati di poter fare un test con la Panigale V2 955 per essere pronti qualora arrivassero novità sul regolamento del Mondiale Supersport e sui campionati nazionali. In linea con la nostra filosofia di sviluppare nuove moto, siamo orgogliosi di poter portare in pista questa Ducati. Volevamo capire quali fossero le prestazioni della nuova Panigale V2 in rapporto a quelle di altre moto che da anni disputano la classe intermedia. Il progetto sarebbe intrigante perché se, in futuro alla nuova Supersport potranno partecipare moto con cilindrate diverse, grazie ad un sistema di equilibrio delle prestazioni, la categoria diventerebbe davvero propedeutica alla Superbike. Con la situazione attuale e con il regolamento che si profila nel CIV Superbike 2021, la distanza tra le moto del campionato nazionale e quella del mondiale Superbike resta troppo marcata e per un pilota è molto dura passare da una campionato all’altro. Crediamo quindi che la strada giusta potrebbe essere quella di far debuttare nuovi talenti in Supersport – potendo così fare esperienza su tutte le piste del mondiale - per poi farli passare in Superbike. Per noi ducatisti utilizzare una moto nella classe intermedia sarebbe un'ottima opportunità per lavorare con i giovani. Come facevamo anni fa nella vecchia Superstock 1000".