SBK 2021. GP d'Olanda: Jonathan Rea domina anche la Gara2 di Assen

SBK 2021. GP d'Olanda: Jonathan Rea domina anche la Gara2 di Assen
Gerloff stende Razgatlioglu alla prima curva e a contendere la vittoria al 'Cannibale' ci ha pensato un grande Locatelli, che ha poi chiuso terzo dietro a Redding. Ottavo Rinaldi e nono Bassani
25 luglio 2021

ASSEN - Sul TT olandese Jonathan Rea è praticamente imbattibile e con la vittoria di questo pomeriggio fa bottino pieno, vincendo la Superpole e tutte e 3 le gare.

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Un trionfo reso ancora più dolce dal fatto che Garrett Gerloff alla prima curva ha fatto cadere Toprak Razgatlioglu e quindi ora il 'Cannibale' ha 37 punti di vantaggio sul turco e 81 su Redding, secondo in questa gara.

Ma oltre al sei volte campione del mondo il protagonista di questa Gara2 è stato senza dubbio Andrea Locatelli. Anche grazie alla folla manovra di Gerloff, il 'Loka' è andato in testa ed ha mantenuto la posizione sino a metà gara, quando è stato superato da Rea.

Come aveva fatto nelle gare precedenti, una volta in testa il pilota della Kawasaki ha allungato sui suoi inseguitori per andare a vincere in scioltezza, con quasi due secondi su Scott Redding che a tre giri dalla fine ha avuto la meglio su Locatelli, che aveva dato tutto, così come le sue gomme.

Dopo aver visto svanire il podio nella Superpole race, il pilota bergamasco ora può festeggiare un terzo posto che conferma tutti i progressi compiuti in questo primo anno di Superbike.

L’inglese della Ducati è sempre andato forte ad Assen e lo ha confermato anche in questa gara, conquistando il suo secondo podio del weekend. Quarto nei primi giri, Redding ha mantenuto un passo veloce e regolare che gli ha permesso di arrivare alle spalle di Rea.

Assen. Scott Redding (Ducati)
Assen. Scott Redding (Ducati)

 

Si rivede nelle zone alte della classifica Chaz Davies, che riesce finalmente a dare un senso a una delle sue consuete rimonte, sino ad arrivare ad un passo dal podio.

In quinta posizione troviamo Alvaro Bautista. Lo spagnolo era caduto in entrambe le gare precedenti ed in questa ha cercato solo di non commettere errori e di tenere un buon ritmo. Missione compiuta, anche perché con questa Honda è difficile fare di più e ne sa qualcosa il suo compagno di squadra Leon Haslam, che ha chiuso al decimo posto.

Il padrone di casa Van der Mark era stato protagonista nella gara “lunga” di ieri, ma era caduto nella gara spint per cui è scattato dalla quarta fila, ma al primo giro era già quinto. In seguito ha battagliato con il compagno di squadra Tom Sykes che è però caduto proprio nel corso dell’ultimo giro.

Alex Lowes ha fatto il suo compitino e ha terminato in settima posizione, davanti a Michael Ruben Rinaldi che era partito fortissimo e sembrava potesse ripetere la gara sprint di questa mattina, ma ha dovuto ben presto fare i conti con una gomma posteriore che si è usurata troppo in fretta e lo ha costretto ad accontentarsi dell’ottavo posto.

Nona posizione per il solito sorprendente Axel Bassani che centra ancora una volta la top ten e precede il già citato Haslam e Tito Rabat, alle prese con l’ennesima gara anonima.

Sfiora la zona punti Andrea Mantovani che chiude sedicesimo con la Kawasaki ex Razgatlioglu del team Vince64 Racing. E a proposito del turco, l’entrata assurda di Gerloff alla prima curva gli rende davvero difficile la lotta per il titolo. Nei box Toprak non si dava pace e chiedeva agli uomini del suo team: “Perché?”.

In effetti è difficile capire perché l’americano abbia steso un altro pilota Yamaha per di più in lotta per il titolo mondiale. Ma Gerloff non è nuovo a questi fatti. Dopo aver cercato di far cadere Rea ad Aragon, all’Estoril ha tamponato e buttato fuori Rinaldi e oggi si è ripetuto su Toprak.

La Direzione gara lo ha 'benevolmente' penalizzato con un ride through e in seguito, deconcentrato e certamente consapevole del guaio che aveva combinato, l’americano è caduto nel suo tentativo di rimonta. Per lui un weekend da dimenticare, che avrà certamente degli strascichi all’interno del team Yamaha.

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