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Come ha detto lui stesso, Jonathan Rea non ha perso il campionato in Indonesia, anzi, ha fatto tutto quello che poteva, andando a vincere entrambe le gare, una sull’asciutto ed una sul bagnato.
Di più non poteva fare, ma il turco della Yamaha dall’alto dei suoi 30 punti di vantaggio con il secondo posto di Gara1 ha meritatamente conquistato il suo primo titolo mondiale, regalandolo ad una Yamaha che non lo vinceva dal 2009 quando a trionfare fu Ben Spies.
Nessun altro pilota della casa dei tre diapason è riuscito in questa impresa. Così come era stato in tutto il campionato, sono state protagoniste le tre R, quelle di Rea, Razgatlioglu e Scott Redding, con l’inserimento di Michael Van der Mark nell’ultima gara del campionato 2021.
Toprak è campione, ma Rea ha già tolto il numero 1 dalla sua Ninja e rimesso il suo vecchio numero, il 65 lanciando così il guanto di sfida al giovane turco.
Redding se ne va in BMW e lascia la sua Ducati V4 ad Alvaro Bautista, in un campionato che si preannuncia ancora più combattuto e che vedrà con ogni probabilità ancora protagonisti i nostri tre giovani Andrea Locatelli, Michael Ruben Rinaldi e Axel Bassani.
Il primo si è aggiudicato il titolo di rookie dell’anno, quarto in classifica davanti proprio a Rinaldi, ma la rivelazione del 2021 è stato senza dubbio Bassani, che è andato fortissimo specialmente con la pista bagnata.
Nel giorno della festa di Razgatlioglu, con un velo di tristezza la Superbike saluta tre piloti che se ne vanno: Tom Sykes, Chaz Davies e Leon Haslam.