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Un consistente Jonathan Rea chiude in testa le prime due sessioni di prove libere nel quinto round del Campionato mondiale Superbike che è iniziato oggi al TT Circuit di Assen in Olanda.
Il pilota della Kawasaki nelle FP1 di questa mattina si era dovuto accontentare della seconda posizione a 78 millesimi da un determinato Scott Redding, ma nella sessione del pomeriggio è riuscito a migliorarsi di oltre tre decimi ottenendo così il primo posto nella classifica combinata delle due sessioni di libere odierne.
Jonny è apparso molto concentrato, ed ha lavorato sodo con il suo team alla ricerca di un assetto che gli permetta di andare forte, su una delle sue piste preferite (qui ha raccolto ben 12 successi, come Carl Fogarty). La nuova Ninja non è ancora stabile e maneggevole come la precedente (anche oggi Rea è stato autore di un piccolo rodeo), ma quello che manca ce lo mette lui, che sa che ad Assen si giocherà una partita importante per quanto riguarda la lotta per il titolo.
Alle spalle del nordirlandese si piazza Garrett Gerloff, che festeggia il rinnovo del contratto con la Yamaha con una posizione che fa ben sperare per le gare di questo weekend. A sette minuti dalla fine del turno l’americano ha abbassato di quasi quattro decimi il suo best lap del mattino ed ha chiuso a poco più di un decimo dal Cannibale.
Nelle FP2 Redding e la sua squadra hanno preferito lavorare sul passo gara ed anche per questo l’inglese non si è migliorato, ma il suo crono del mattino gli ha comunque permesso di chiudere in terza posizione. Su una pista dove Scott ha ottenuto il podio sia in Moto2 che in MotoGP (oltre allea doppia vittoria nel BSB del 2019), il pilota della Ducati è fermamente intenzionato a tornare nelle prime posizioni.
Sorprende il quarto posto di Alvaro Bautista, a tre decimi e mezzo da Rea. Lo spagnolo della Honda però è stato velocissimo solo nei due giri finali, mentre aveva chiuso le FP1 al quindicesimo posto. Ha trovato l’assetto giusto o è riuscito a fare solo qualche giro buono? Grazie a Sykes procede anche ad Assen il trend positivo BMW iniziato a Donington. L’inglese è stato veloce in entrambe le sessioni, e ha ottenuto il quinto posto. Così come abbiamo detto per Bautista anche per Tom bisognerà vedere se domani oltre al giro veloce avrà anche un buon passo gara.
Toprak Razgatlioglu ha dato l’impressione di voler lavorare solo sulla distanza, e quindi il suo sesto posto, a soli 364 millesimi dalla prima posizione, dimostra che il turco c’è e domani sarà tra i piloti da battere.
Ottimo settimo posto per Lucas Mahias con la ZX-10RR del Kawasaki Puccetti Racing. Questa mattina il francese era stato nono, ma era poi caduto nei primi giri della seconda sessione, restando al box per molto tempo. Appena ha potuto rientrare in pista Lucas ha scaricato tutta la sua rabbia agonistica ottenendo una posizione che conferma i suoi costanti miglioramenti.
Dopo le prove Michael Ruben Rinaldi si è dichiarato soddisfatto del lavoro svolto, in quanto così come il suo compagno di squadra anche l’italiano ha preferito prepararsi alle gare, senza badare al cronometro. Considerando che questa pista usura molto la ruota posteriore, ed occorre quindi trovare un assetto che consenta di arrivare in fondo alla gara con il grip necessario.
Nono posto per Alex Lowes che precede un deludente Chaz Davies. Ancora più deludente l’undicesima posizione del padrone di casa Michael Van der Mark, che è però solo a quasi sei decimi da Rea. Leon Haslam, Andrea Locatelli e Jonas Folger sono gli altri piloti che hanno limitato il loro divario dalla prima posizione a meno di un secondo, mentre Axel Bassani è quindicesimo ad un secondo e ed un decimo dalla vetta.
Continua il calvario di Tito Rabat ma soprattutto del Barni Racing Team, che non vede luce in fondo al tunnel e termina sedicesimo. Dietro di lui Isaac Vinales, il rientrante Leandro Tati Mercado con la Honda MIE, Kohta Nozane, che non aveva mai visto la pista di Assen, e la wild card Andrea Mantovani con la Kawasaki del Vince64 Racing Team. Chiude la classifica Loris Cresson unico pilota dal Team OUTDO TPR di Lucio Pedercini.