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PORTIMAO - In questo WorldSBK entusiasmante ed incerto, il round di Portimao ha rappresentato la ciliegina sulla torta.
Una serie incredibile di colpi di scena, che hanno ribaltato ogni pronostico, ogni calcolo. Dopo due cadute Rea sembrava alle corde, ma con la reazione che solo i campioni hanno, ha saputo approfittare dell’incredibile incidente occorso a Razgatlioglu, fermato da un parafango.
Certo se il turco non dovesse vincere il campionato saprebbe con chi deve prendersela visto che i suoi tre zeri in classifica sono stati causati da problemi tecnici o dall’eccessiva irruenza di un pilota Yamaha.
Rea non getta mai la spugna ed ha sorprendentemente riaperto un campionato che sembrava si potesse chiudere in Portogallo, ma che invece ci regalerà ulteriori emozioni in Argentina e in Indonesia.
Il round in Sud America è confermato mentre quello in Estremo Oriente non è ancora sicuro al 100%. Il faraonico impianto di Mandalika deve essere completato e la pista omologata e la Dorna se da una parte conferma che si andrà in Indonesia, dall’altra sta parlando con la pista di Valencia per un eventuale gran finale in Europa.
Tra gli avvenimenti dell’Autodromo do Algarve uno dei più imprevisti è stato certamente la vittoria della BMW ottenuta da Van der Mark sulla pista bagnata. Una bella iniezione di fiducia per il team e per la casa tedesca che però sull’asciutto ha ancora molti problemi da risolvere. E lo stesso vale per la Honda che non ha ancora vinto, ma che si è fatta vedere stabilmente nelle zone alte della classifica ed ha lottato per il podio in tutte e tre le gare.
Su di una pista dove non ha mai brillato, la Ducati ha dovuto puntare tutto su Redding ed il ritrovato Baz, perché le giovani speranze qui non si sono messe in mostra come in altre occasioni.
E a proposito di Baz, il suo terzo posto in gara2 è ancora sub iudice. La Honda ha sporto un reclamo che è stato accettato e quindi Baz sarebbe stato retrocesso al quarto posto e Locatelli al terzo, come attualmente riportato dai risultati ufficiali. In serata però il team GoEleven ha presentato un contro reclamo, e sino a quando non verrà valutato non potremo avere la classifica definitiva dell’ultima gara portoghese.
Ecco i nostri voti ai protagonisti del round di Portimao
Jonathan Rea – voto 8,5
Anche nella sconfitta il nordirlandese si dimostra un campione quando davanti ai microfoni ammette: ho commesso due errori. Sino a quel punto, considerando che anche in Superpole Razgatlioglu gli era stato davanti, il voto sarebbe stato insufficiente, ma un leone quando è ferito è ancora più pericoloso e in gara2 ha compiuto un vero capolavoro, guidando come un ossesso e portando al limite (o oltre?) la sua Ninja sino a quando ha visto che Redding aveva mollato la presa.
Il parafango della R1 numero 54 ci ha negato un duello fantastico. Sarà per la prossima volta.
Toprak Razgatlioglu – voto 10
Non ha sbagliato niente ed ha vinto due gare dopo essersi aggiudicato anche la Superpole. E’ stato ancora una volta tradito dalla Yamaha, a conferma che non è mai solo il pilota a vincere un campionato, ma il pacchetto pilota/team/moto.
Forse però un errore lo ha fatto: quello di cadere nelle polemiche scatenate ad arte dai suoi avversari. Ma il turco ha le spalle grosse.
Scott Redding – voto 8,5
Tre volte secondo, su di una pista che non si addice molto alle caratteristiche della Panigale. Scott sta facendo un finale di campionato fantastico e se non avesse sprecato tanti punti nella prima fase del campionato ora sarebbe in lotta per il titolo. La matematica non lo condanna di certo, ma 54 punti da recuperare non sono pochi.
Michael Ruben Rinaldi – voto 6
Non brilla in Superpole, ma il suo quarto posto in gara1 faceva sperare in un podio nelle altre due gare, ma la caduta nella gara sprint gli ha tarpato le ali.
Ha ancora due round per rifarsi e consolidare un quarto posto in classifica che sarebbe un gran risultato.
Andrea Locatelli – voto 7
Ormai il bergamasco è una sicurezza, anche se gli manca ancora qualcosina per entrare nella lotta tra le tre R. Sbaglia in gara1 e trascina con se Van der Mark (che gli da anche una spallata mentre corre a riprendere la sua Yamaha). Poi raccoglie il quindicesimo quarto posto nella Superpole race ed è al momento (fatto salvo il reclamo di Go Eleven) sul podio in gara2.
Un weekend sostanzialmente positivo.
Michael Van der Mark – voto 9
Complice la pioggia, riesce dove Sykes sino ad ora aveva fallito. Riporta al successo la BMW dopo otto anni ed entra nella storia della casa bavarese. I problemi della M 1000 RR però rimangono, soprattutto sulla lunga distanza.
Garrett Gerloff – voto 6,5
Il giovane texano è in lenta ripresa, e sembra essersi scrollato di dosso la crisi depressiva dei round precedenti. Deve ancora trovare un equilibrio, ma intanto non sbaglia quasi niente e in gara due raccoglie un buon quinto posto.
Leon Haslam – voto 6,5
La novità in casa Honda è che a Portimao entrambi i piloti hanno lottato per le zone alte della classifica. L’inglese è ottimo terzo in Superpole, ma poi cade nella gara breve ed è ottavo la domenica pomeriggio.
Alti bassi, ma con questa Fireblade probabilmente non si può fare meglio.
Alvaro Bautista – voto 6,5
Sembra che tra lui e Baz ci sia della ruggine accumulata in MotoGP. Il francese è certamente ruvido nelle sue manovre e lo spagnolo va in terra due volte (la seconda con reclamo). Avrebbe meritato almeno un podio, ma questo finale di campionato ci sta regalando un Bautista finalmente ad alti livelli.
Loris Baz – voto 8
Due podi….e mezzo in tre gare, con un team privato (ma con moto ufficiale) non sono certo un risultato da buttare via, soprattutto se si considera che meno di tre settimane fa Loris era ancora in America. Ha ampiamente dimostrato di essere al livello dei migliori in Superbike. Ora bisognerà vedere se vorrà rinunciare ai dollari del Moto America.
Axel Bassani – voto 6,5
Il Bocia ci ha abituati troppo bene e da lui ci aspettiamo sempre qualcosa di speciale. A Portimao è comunque sempre nella top ten, con due settimi posti che non sono cosa da poco per un debuttante.