SBK 2021. Primo round al Motorland Aragon

SBK 2021. Primo round al Motorland Aragon
La Superbike inizia la sua stagione 2021 al Motorland Aragon. Rea e la nuova Ninja sono favoriti, ma dovranno fare i conti con Redding e la Ducati e con Razgatlioglu e la Yamaha
19 maggio 2021

Finalmente si comincia! Sono passato 216 giorni dall’ultima gara del 2020 che si disputò sul circuito dell’Estoril e venne vinta da Chaz Davies. Era dal 2004 che il mondiale delle derivate dalla serie non iniziava in Europa, ed in quell’occasione fu Valencia ad ospitare il round numero uno. Anche questa volta si correrà in Spagna ma sulla pista del Motorland Aragon. Siamo ancora in periodo di Covid19 e quindi porte chiuse, autocertificazioni e tamponi come se piovesse, ma tutti gli addetti ai lavori si adeguano senza discutere alle nuove normative. L’importante è iniziare a correre!

Sul circuito situato nei pressi di Alcaniz si riaccenderà la sfida tra le case e tra i piloti, una sfida che ha due grandi favoriti in Jonathan Rea e nella sua Kawasaki ZX-10RR, la nuova Ninja in versione 2021. Sono loro il pilota e la moto da battere. Nei test invernali il Cannibale ha dimostrato di avere una moto ancora più competitiva rispetto a quella che negli ultimi sei anni gli ha consentito non solo di laurearsi Campione del Mondo, ma anche di frantumare grappoli di record. E a proposito di record Jonny non è mai mancato all’appuntamento con il podio sulla pista aragonese e se dovesse vincere una gara salirebbe a quota 100 nel numero di vittorie in Superbike. Attualmente ne ha collezionate 99 (contro le 59 di Fogarty, secondo in questa speciale classifica) e se arrivasse a 100 sarebbe il primo pilota nella storia del motociclismo a vincere 100 gare nella stessa categoria. 

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E’ chiaro quindi che Rea parte con i favori del pronostico, e difficilmente troverà il suo avversario più temibile in casa, in quanto anche Alex Lowes ha dimostrato di aver tratto vantaggio dal nuovo missile verde made in Akashi, ma nelle prove precampionato non è mai riuscito ad essere più veloce del suo micidiale compagno di squadra.

Gli avversari candidati a rendere la vita difficile al sei volte Campione del mondo sono, almeno sulla carta, i piloti del team Aruba.it Racing Ducati: Scott Redding ed il nostro Michael Ruben Rinaldi. L’inglese ha un anno in più di esperienza e la sua V4 è certamente più competitiva rispetto a quella che guidava lo scorso anno. Inoltre il biondo inglese della Ducati ha Davvero capito con chi ha a che fare e che contro Rea non è ammesso il minimo errore. Rinaldi lo scorso anno ha conquistato la sua prima (e sino ad ora unica) vittoria in Superbike proprio al Motorland. Quest’anno dispone della Ducati ufficiale, ma avrà certamente bisogno di qualche gara prima di poter sfruttare tutto il potenziale della sua V4. Ma quest’anno l’attacco della Ducati è a tre punte, perché Chaz Davies è uscito dalla porta, ma è rientrato dalla finestra e anche nel 2021 dispone di una moto ufficiale, gestita dal team GoEleven. L’abilità del team/famiglia di Giuanni Ramello unita alla voglia di rivincita del gallese potrebbero portare a ripetere quanto avvenne nel 2011 quando a vincere il titolo fu Carlos Checa con il team privato Althea Racing. Completano lo schieramento Ducati il team Barni racing con lo spagnolo Tito Rabat e il Motocorsa Racing che ha puntato sul pilota più giovane della SBK 2021: Axel Bassani. Nei primi test invernali Rabat ha fatto fatica ad adattarsi alla Panigale V4 ma in quelli svolti recentemente sembra che abbia finalmente trovato il feeling necessario. Bassani da parte sua ha iniziato un percorso di apprendimento che prevede i primi frutti nel 2022, ma non esclude di certo qualche buon risultato già in questa stagione.

In casa Yamaha si punta tutto su Toprak Razgatlioglu al suo secondo anno con la R1 ufficiale. Rispetto alla passata stagione il turco è cresciuto molto non solo dal punto di vista mentale, abituandosi a stare costantemente nelle zone alte della classifica, ma anche per quanto riguarda la sua guida. La guida sulla pista bagnata ed il giro veloce, che erano negli anni passati i suoi punti deboli, fanno ormai parte del suo bagaglio tecnico e quest’anno Toprak potrebbe davvero inserirsi nella lotta che nelle previsioni dovrebbero sostenere Rea e Redding. Il suo compagno di squadra non sarà più Van der Mark, passato alla BMW, ma il Campione del Mondo SS600 2020 Andrea Locatelli. Il Loka non è solito bruciare le tappe, ma preferisce lavorare con metodo creandosi dei puti fermi ed è quello che ha fatto durante l’inverno, dimostrando di poter dire la sua anche nella classe maggiore. Magari non subito, ma dopo qualche round di assestamento. Il team “semi ufficiale” Yamaha GRT può contare su un altro giovane emergente come Garrett Gerloff al quale è stato affiancato la speranza giapponese Kohta Nozane. L’americano lo scorso anno ha conquistato due podi, ma aggiudicare dai suoi test invernali quest’anno potrebbe salire sul gradino più alto del podio. Difficile il compito di Nozane, che deve imparare non solo a conoscere la R1 in versione Superbike, ma anche le gomme Pirelli e tutte le piste, ma nelle prove sostenute sino ad ora Kohta non si è certo tirato indietro, ed ha dimostrato di saper imparare in fretta. La quinta Yamaha sullo schieramento è quella di Christophe Ponsson, portacolori dello storico team Alstare che rientra dopo una pausa di sette anni nel WorldSBK.

 

La Honda non è tornata per fare numero, ma per vincere, ma sino ad ora non solo non ci è riuscita, ma non ha ancora evidenziato tutto il potenziale della sua nuova Fireblade. Nel 2020 i risultati sia di Leon Haslam che di Alvaro Bautista sono stati altalenanti, ed anche nei test invernali i tempi non sono stati certo entusiasmanti. Però HRC in Giappone ha lavorato molto per rispondere alle richieste dei due piloti. La moto dispone ora di un motore aggiornato, di un nuovo sistema di scarico, di una nuova sella e di un nuovo forcellone. L’impressione è che il team ed i piloti abbiano lavorato a luci spente, per poi mostrare tutti i progressi nelle gare. Staremo a vedere. La terza Honda in pista sarà quella dell’argentino Leandro Mercado, entrato da poco a far parte del MIE Racing Honda Team. 

Molte le novità della BMW ad iniziare dalla nuovissima M 1000 RR. Nelle prove Tom Sykes è andato molto forte nel giro secco (specialità nella quale l’inglese è un campione conclamato) ma bisognerà vedere come la nuova moto si comporterà in gara sulla distanza. Molte le speranze riposte dalla casa tedesca sulla new entry Michael van der Mark che però deve ancora familiarizzare con la M che presenta le alette, un nuovo motore e tanti altre nuove soluzioni rispetto alle precedenti SBK della casa di Monaco di Baviera. Entrambi i piloti sono sempre andati forte al Motorland e vedremo se ci riusciranno anche con la BMW. A dar man forte alla squadra BMW ufficiale quest’anno sono arrivati due nuovi team. Il primo è il Bonovo MGM Racing che schiera l’ex pilota GP Jonas Folger. Avere un pilota tedesco e vincente su di una moto tedesca è il sogno della BMW. Dopo aver superato i problemi fisici che gli hanno fatto perdere la MotoGP Jonas vuole dimostrare che il suo talento è ancora lo stesso e bisogna dire che nelle prove ha ottenuto ottimi risultati. Se la nuova M ed il suo team lo sapranno sostenere Folger potrebbe essere una delle sorprese del 2021. Per quanto riguarda invece il pilota collaudatore Eugene Laverty dovrebbe essere schierato da RC Squadra Corse, che però ha provato sino ad ora una sola volta e per di più con una moto prestata dalla squadra ufficiale. Saranno regolarmente al via ad Alcaniz?

E visto che abbiamo parlato di sorprese nominiamo anche Lucas Mahias, che il Kawasaki Puccetti Racing ha promosso dalla 600 alla 1000. Il francese ha sempre avuto una guida più da 1000 che non da 600 ed avrà a disposizione una Ninja in versione 2021. Non ci  stupirebbe vederlo nelle zone alte della classifica, anche considerando le capacità della sua squadra che dopo aver lanciato Razgatlioglu potrebbe fare lo stesso con Mahias.

Quella di Puccetti non sarà l’unica Kawasaki privata in pista, visto che anche il team TPR Pedercini ed il team Orelac Racing VerdNatura avranno a disposizione delle ZX-10RR in versione 2021. La squadra italiana punta sui giovane e ne affiderà una al 22enne belga Loris Cresson e una seconda alla promessa italiana (23 anni) Samuele Cavalieri, mentre l’alfiere della squadra spagnola sarà Isaac Viñales.  

Supersport 600

Per quanto riguarda la Supersport 600 saranno in molti a voler succedere ad Andrea Locatelli, ad iniziare da Steven Odendaal che ha preso il suo posto nel team Yamaha Evan Bros. Molti dei favori del pronostico sono per Dominique Aegerter che guida la R6 del team Ten Kate e che nei test ha fatto vedere di essere già molto veloce. Non si possono certo dimenticare i due piloti del team Yamaha GMT94: l’esperto Jules Cluzel ed il nostro Federico Caricasulo. Lotteranno certamente per il titolo anche i due piloti di Puccetti: Can Oncu e soprattutto Philipp Oettl. Il tedesco è stato terzo l’anno scorso nella stagione del debutto in SS. Attenzione particolare meritano l’ex Campione del Mondo SS 2019 Randy Krummenacher e la promessa spagnola Manuel Gonzales, con il quale il team ParkinGO spera di tornare presto in Superbike. Partono invece con il ruolo di outsiders il giovanissimo Campione Italiano SS 2020 Luca Bernardi, il veterano Raffaele De Rosa ed il finlandese Niki Tuuli sulla MV, ritornato in 600 dopo esperienze in Moto2 e nel campionato MotoE. Da seguire con simpatia il ritorno alle competizioni mondiali di Michel Fabrizio e l’unica donna iscritta alla Supersport, la spagnola Maria Herrera.   

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