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La Superbike ci regala un’altra gara entusiasmante, fatta di tanti sorpassi al limite e di contatti da brivido. Abbiamo perso il conto di quante volte Rea, Razgatlioglu e Rinaldi abbiano ritardato la staccata per poi ritrovarsi inclinati, a pochi millimetri l’uno dall’altro. Senza che nessuno dei tre chiudesse il gas e rinunciasse alla posizione.
Tra i primi l’unico che non ha dovuto staccare gli adesivi dalle moto dei suoi avversari è stato Alvaro Bautista, che sin dal primo giro ha dimostrato di averne più degli altri, tanto da allungare il passo e condurre una gara in solitaria e di tagliare il traguardo con oltre cinque secondi di vantaggio sul secondo classifica Jonathan Rea.
Baubau ha girato costantemente sul passo del 1’49 alto, mentre i suoi avversari facevano segnare tempi superiori al 1’50, ad eccezione del secondo passaggio quando Toprak ha abbassato il record della pista con un incredibile 1’49”375.
L’ultima vittoria di Alvaro Bautista in una gara del mondiale Superbike risaliva al 2019, quando lo spagnolo si impose in gara1 in Argentina, sul circuito di San Juan.
Il sei volte campione del mondo è rimasto coinvolto nella bagarre per i restanti due gradini del podio sino al penultimo giro, per poi prendere un leggero vantaggio su Toprak Razgatlioglu e su di un grintosissimo Michael Ruben Rinaldi, con il turco che ha beffato l’italiano solo nelle ultime curve, strappandogli quello che sarebbe stato un meritato podio per il pilota Aruba Ducati.
Così come era successo in gara1 ieri, la lotta per il podio ha visto protagonisti Bautista, Rea, Toprak e Rinaldi, ma oggi Bautista ha staccato tutti e Rinaldi ho lottato sino alla fine, mentre ieri aveva alzato bandiera bianca dopo una decina di giri.
Dietro a questi quattro si è classificato Andrea Locatelli, un poco in difficoltà come d’altronde tutte le Yamaha. Il bergamasco non è mai stato della partita ma ha accumulato punti per la classifica, precedendo Alex Lowes ed un Axel Bassani in netta ripresa rispetto alla gara di ieri. Come in gara1 le due Honda viaggiano quasi appaiate: ottavo Iker Lecuona e nono Xavi Vierge, l’ultimo a prendere punti.
Decimo posto per Garrett Gerloff davanti alle tre BMW di Eugene Laverty, Scott Redding e Loris Baz. La quarta M 1000 RR di Ilia Mykahlchyk è caduta nel corso del quinto giro. Roberto Tamburini è quindicesimo davanti a Philipp Oettl ed all’altro rookie Luca Bernardi. Diciannovesima posizione finale per la wild card Gabriele Ruiu.