SBK 2022. GP d'Australia. Tetsuta Nagashima: “Xavi Vierge e Iker Lecuona hanno fatto un ottimo lavoro”

SBK 2022. GP d'Australia. Tetsuta Nagashima: “Xavi Vierge e Iker Lecuona hanno fatto un ottimo lavoro”
Nagashima ha chiuso le libere con un ottimo sesto posto, senza conoscere la moto e senza aver mai usato le Pirelli. Un ragazzo veloce ed intelligente, che ha creato un team per aiutare i giovani piloti nipponici
19 novembre 2022

La sorpresa di questa prima giornata del mondiale Superbike che si è svolta oggi a Phillip Island è stato senza dubbio il giapponese Tetsuta Nagashima, che qui in Australia sostituisce l’infortunato Iker Lecuona.

Il pilota della Honda ha corso per molti anni in Moto2, ottenendo una pole position, un secondo posto in Spagna ed una vittoria in Qatar nel 2020. Quest’anno ha debuttato in MotoGP, disputando come wild card il GP del Giappone alla guida della Honda RC213V del HRC Team, mentre in sostituzione dell'infortunato Takaaki Nakagami ha corso nel team LCR Honda Idemitsu nei GP di Thailandia e d'Australia. Sempre nel 2022 ha anche vinto la 8 ore di Suzuka con il team HRC, insieme a Takumi Takahashi e a Iker Lecuona.

Negli anni passati il team HRC Superbike ci aveva abituato a piloti giapponesi di secondo piano, ed eravamo quindi curiosi di vedere all’opera questo pilota del sol levante, dal curriculum alquanto prestigioso, che conosceva già la pista, ma non aveva mai utilizzato questa moto e soprattutto le gomme Pirelli. Dopo un ottimo nono posto nelle FP1, nel turno successivo Tetsuta ha migliorato il suo best lap di oltre un secondo e con un giro in 1’31”869 ha terminato al sesto posto assoluto.

Ma Nagashima si distingue anche fuori dalla pista. È un ragazzo intelligente, che parla un buon inglese (e se vi sembra una cosa da poco provate a scambiare due parole con Kohta Nozane. Se ci riuscite ….) e che ha le idee molto chiare non solo sui suoi obiettivi e sul suo futuro, ma anche su quello di cui ha bisogno il motociclismo nipponico.

Ecco come ha risposto alle nostre domande nella conferenza stampa al termine della giornata.

Come è andata questa prima giornata nel team HRC Superbike?

"Mi aspettavo una giornata difficile. Ho già corso su questa pista in MotoGP, ma oltre a non conoscere a fondo questa moto non avevo mai utilizzato prima le coperture Pirelli. Però devo dire che mi sono trovato subito abbastanza bene con le gomme italiane. Ovviamente non ho mai spinto forte perché prima voglio imparare non solo a conoscere bene gli pneumatici, e trovare un buon feeling con questa Fireblade. Tutto ciò considerato, aver terminato le prime due sessioni di libere al sesto posto ritengo sia un risultato fantastico"

In passato avevi provato questa CBR in Giappone in qualità di tester. Come ti è sembrata in versione Superbike?

"Si, l’avevo provata tempo fa, ma solo in poche occasioni e non certo in questa versione. Non ho trovato enormi differenze, ma mi è sembrata molto veloce e più facile da guidare. Si vede subito l’ottimo lavoro che la squadra ed i due piloti Vierge e Lecuona hanno fatto su questa CBR. Mi ritengo fortunato di esserci salito ora, che è in una fase di sviluppo molto avanzata"

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Non hai ancora trovato un team in MotoGP. Non hai mai pensato di venire a correre in Superbike?

"In passato ho avuto varie offerte dalla Moto2 ed in seguito anche da qualche squadra della Superbike e della Supersport. Erano anche dei team importanti, ma il mio sogno è quello di correre in MotoGP. Sono giapponese e penso di avere delle possibilità di poter correre in quello che ritengo il campionato più prestigioso al mondo. Mi piacciono sia la Superbike che la Supersport, ma attualmente il mio sogno è quello di correre in MotoGP e quindi ci voglio provare in tutti i modi. Quando ha corso in Moto2 ho sempre dato il massimo, ma ho avuto risultati alterni. Ho lavorato come tester per la HRC provando diversi tipi di moto e anche grazie a queste esperienze ritengo di poter fare bene in MotoGP. Se mi capiteranno delle proposte in Superbike di certo la valuterò con attenzione, ma per ora penso solo alla GP"

Hai anche un team in Giappone che fa correre i giovani piloti...

"Si è vero. Si chiama Team 45 e corre nella Stock 600. Nel corso della mia carriera oltre a fare esperienza come pilota, ho conosciuto molte squadre e team manager nei vari campionati mondiali. Tramite il mio team voglio insegnare ai giovani a correre in pista, ma anche aiutarli a trovare uno sbocco internazionale, nel caso che qualcuno di loro se lo meriti. In Giappone abbiamo giovani dei di talento, ma per loro è molto difficile approdare ai mondiali e quindi cerco di dar loro una mano"

Che livello hai trovato in Superbike?

"Un livello veramente alto. Piloti come Rea, Bautista o Razgatlioglu sono davvero veloci. Hanno talento ed esperienza e potrebbero competere anche in MotoGP. Io oggi ho percorso alcuni giri veloci, mentre loro sono stati veloci in modo costante"

Cosa hanno in comune la Honda Superbike e quella con la quale hai vinto la 8 ore di Suzuka?

"Sono due moto che richiedono un set up completamente diverso, soprattutto a causa delle gomme. Con le Bridgestone all’anteriore puoi fare praticamente quello che vuoi, e frenare dove vuoi, mentre le Pirelli posteriori sono più performanti. Gomme a parte, telaio e motore sono praticamente gli stessi"

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