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Alvaro Bautista tinge Misano di rosso e dopo aver vinto la Superpole e gara1, vince anche la seconda gara lunga a modo suo: prima gestisce e poi domina.
A rovinargli l’en plein ci pensa Toprak Razgatlioglu, che a digiuno di vittorie dallo scorso anno e ancora furente per il secondo zero accumulato in gara1 si prende la Superpole race.
Una specie di caramella che Alvaro gli ha concesso, per tornare a sculacciare lui e tutti gli altri avversari nell’ultima gara, quella vera, che dura 21 giri. Razgatlioglu che aveva recuperato 3 punti allo spagnolo ne perde altri cinque ed il bilancio resta quindi negativo e la classifica dice -79 dal BaBau e -36 da Jonathan Rea.
Per il sei volte campione del mondo non è che la musica sia stata tanto diversa. Arrivato in riva all’Adriatico con 17 punti da recuperare si ritrova ora a -36, più del doppio.
Ma quella dello spagnolo col numero 19 non è stata l’unica Ducati a salire sul podio o ad essere protagonista. L’aria di casa ha risvegliato i giovani talenti di Michael Rinaldi e di Axel Bassani, che sembravano essersi assopiti nei precedenti tre round.
Oggi Rinaldi ha avuto problemi con le gomme nella gara veloce, ma poi è salito ancora sul podio con la sua V4 ufficiale, mentre il virgulto del Team Motocorsa si è dovuto accontentare di due settimi posti. Un po' in ombra invece Andrea Locatelli.
Continuano a stupire anche altri due giovani, gli spagnoli del team HRC che sono ormai entrati in pianta stabile nel gruppetto degli inseguitori del trio delle meraviglie.