SBK 2022. GP di Argentina. Bautista e la noia dominano Gara2

SBK 2022. GP di Argentina. Bautista e la noia dominano Gara2
Gara noiosa dominata da Bautista che, quando va in testa, diventa imprendibile. Dietro di lui Razgatlioglu e Rea, che solo nel finale supera Alex Lowes. Bene Rinaldi, male Bassani
23 ottobre 2022

Bautista prima lascia sfogare i suoi avversari e poi una volta in testa impone la propria  legge, fatta di giri veloci e di un ritmo insostenibile per tutti gli altri. Se nelle gare sprint i suoi avversari possono sperare di batterlo, in quelle lunghe lo spagnolo sembra proprio imbattibile, tano che, ad esclusione ovviamente della cadute di Donington e Magny Cours, nelle due gare “vere” Alvaro è sempre arrivato primo (12 volte) o secondo (sei volte).

Oggi, Toprak Razgatlioglu, galvanizzato dalla vittoria nella Superpole Race, ha dato l’anima per restare attaccato alla V4 numero 19, ma a nove giri dalla fine ha iniziato a capire che la sua unica speranza - come lo stesso turco ha dichiarato a fine gara - era che la Pirelli posteriore di Bautista avesse un calo. Non è successo, ed ora i punti che dividono lo spagnolo dal campione del mondo 2021 sono 82, il che significa che il mondiale si potrebbe già chiudere nel prossimo e penultimo round di Mandalika in Indonesia.

Jonathan Rea era scattato bene e si era portato in testa, ma come gli capita in questa complicata stagione, al secondo giro ha commesso un errore (il secondo di oggi dopo quello nella gara sprint) è andato largo, è uscito di pista ed è rientrato al sesto posto. La sua gara è finita li, e gli è andata bene che il suo compagno di squadra Alex Lowes nel finale (volontariamente o no, non lo sappiamo) ha rallentato il proprio passo e questo ha permesso al nordirlandese di salire ancora una volta sul podio.

Da parte sua Lowes ha fatto probabilmente la miglior gara del campionato, e ha chiuso al quarto posto davanti a Michael Ruben Rinaldi. La velocissima partenza dell’italiano della Ducati ci aveva fatto ben sperare, ma in pochi giri Rinaldi è rientrato nei ranghi e si è ritrovato a lottare con le due velocissime Honda di Xavi Vierge e Iker Lecuona, che hanno chiuso alle sue spalle rispettivamente in sesta e settima posizione.

Ottavo al traguardo Andrea Locatelli, autore di un’altra gara anonima, nella quale ha preceduto le deludenti BMW di Scott Redding, Michael Van der Mark ed Eugene Laverty. Il nordirlandese della casa tedesca è risultato il primo degli Indipendent, perché Axel Bassani che solitamente primeggia in questa speciale classifica, oggi ha prima fatto cadere (senza volerlo) Loris Baz, poi non ha scontato il long lap penalty che gli era stato inflitto ed è quindi stato penalizzato con un doppio lon lap penalty. Non avendo scontato nessuno dei due, ad un giro dalla fine ha dovuto fare un ride trough che lo ha relegato al ventesimo posto finale. Gara da dimenticare per il pilota del Team Motocorsa.

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