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Bautista ha dato una bella mano di rosso anche alla pista bianco azzurra di San Juan Villicum. Al di la delle sterili polemiche sul motore della Ducati (da quando schierare la moto migliore è un peccato?) lo spagnolo e la casa bolognese stanno dominando questo campionato sin dall’inizio, con numeri che parlano chiaro: nelle gare lunghe Bautista è sempre arrivato nelle prime due posizioni (ad eccezione ovviamente delle due cadute di Donington - colpa sua - e Magny Cours - colpa di Rea). Tanti nemici tanto onore.
Se il valore di Alvaro si dovesse giudicare da quello dei suoi avversari, allora bisogna ricordare che erano anni (forse decenni) che la lotta per il titolo era a tre, e sul talento e la determinazione di Razgatlioglu e Rea (entrambi campioni del mondo SBK) non penso ci siano dubbi.
Va dato il merito a Bautista di averli costretti a forzare e a sbagliare. Dietro ai magnifici tre ci sono i nostri giovani di belle speranze. Indubbi talenti che però devono ancora crescere ed ai quali manca ancora qualcosa per fare il salto di qualità. Bassani è fantastico in Gara1 quanto inguardabile in Gara2, mentre Locatelli si è perso per strada.
Hanno ancora due round e sei gare per fare meglio. Prossima fermata Indonesia, al Pertamina Mandalika International Street Circuit.