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Dopo quello di Donington Park, a Mandalika Toprak Razgatlioglu conquista un altro triplete, ma non basta a fermare la marcia trionfale di Alvaro Bautista, che si porta a casa un meritatissimo titolo mondiale, dopo una stagione nella quale ha forse commesso un solo errore (proprio in UK) ed è stato un vero rullo compressore. Ha vinto perché è stato il più forte, ma soprattutto perché lo è stato sempre, senza alti e bassi. Il turco ha iniziato male per poi diventare il più acerrimo avversario del pilota della Ducati, mentre Jonathan Rea ha fatto il percorso inverso, spegnendosi lentamente, come una candela (non vince una gara dal 22 maggio). E’ stata la vittoria dell’esperienza ma anche della volontà e della costanza di rendimento.
Dietro ai magnifici tre ci sono tre giovani italiani, che però vanno a corrente alternata. In Indonesia sono andati forte Axel Bassani ed Andrea Locatelli, ma solo il primo sembra aver acquisito continuità. Delude invece Michael Ruben Rinaldi, che potrebbe però rifarsi già tra una settimana a Phillip Island. Si, perché il mondiale non è ancora finito ed i magnifici tre vorranno dare spettacolo anche in Australia.