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Rea è invincibile ad Assen e dopo aver conquistato 5 gare con la Honda, porta ad 11 i suoi successi con la Kawasaki sulla pista olandese, per un totale di 16 vittorie.
Così come ad Aragon in gara1, anche questo pomeriggio Jonny non ha sbagliato nulla ed ha concluso una gara perfetta, regolando all’ultimo giro un Bautista sornione, che aveva iniziato con cautela per poi uscire alla distanza. La tattica dello spagnolo si è rivelata giusta, e da quinto che era nei primi giri Alvaro ha risalito la classifica sino ad arrivare a contatto con i primi due, e superare Razgatlioglu nel corso del quindicesimo passaggio.
Negli ultimi due giri il pilota della Ducati ha provato a far vedere la ruota anteriore della sua V4 al sei volte campione del mondo, che non si è di certo fatto intimorire, ma gli ha chiuso tutte le porte in faccia, andando a vincere questa gara portandosi anche al comando della classifica del campionato, dove precede Bautista per due punti.
Razgatlioglu ha dato l’impressione di poter vincere sino a quando non è stato superato dal pilota della Ducati, dopo di che anziché rispondere allo spagnolo ha tirato i remi in barca e si è dovuto accontentare della terza posizione, proprio come era già successo ad Aragon.
Alle spalle dei tre dominatori di questa stagione si piazza Andrea Locatelli, in netta ripresa rispetto al primo round spagnolo, ma non ancora in grado di lottare per il podio. Così come aveva fatto nelle prove, Iker Lecuona dimostra tutte le sue doti, portando al quinto posto la sua Faireblade e precedendo Loris Baz, che da “animale da gara” qual è è stato il primo dei piloti BMW al termine di una gara tutta grinta.
Il team GoEleven festeggia la settima posizione di Philipp Oettl, bravo a chiudere davanti ad un deludente Garrett Gerloff ed al redivivo Scott Redding.
Axel Bassani è decimo dopo una buona gara, ma dopo quanto ci ha fatto vedere lo scorso anno ci si aspetta di più dal pilota del team Motocorsa.
Chiudono la zona punti Xavi Vierge, con la seconda Honda ufficiale, un determinato Cristhophe Ponsson, il convalescente Michael Van der Mark ed un bravissimo Roberto Tamburini che era scattato dall’ultima fila dello schieramento ed ha chiuso quattordicesimo davanti a Lucas Mahias. Il francese del Kawasaki Puccetti Racing era attorno alla decima posizione, ma proprio all’ultimo giro è uscito di pista per poi rientrare e raccogliere l’ultimo punto disponibile. Diciottesimo Luca Bernardi con la Panigale del Barni Racing Team.
Non hanno tagliato il traguardo Michael Ruben Rinaldi, scivolato e ritiratosi nel corso del sedicesimo giro, e Alex Lowes che è tornato al suo box al termine del dodicesimo passaggio a causa di un problema tecnico. Si è ritirato anche la wild card Gabriele Ruiu.