SBK 2022. Le pagelle di Assen

SBK 2022. Le pagelle di Assen
Carlo Baldi
Un contatto al sesto giro tra Rea e Toprak spalanca le porte della terza vittoria al pilota Ducati che precede Locatelli e la sorpresa Lecuona. Sesto Bassani e settimo Rinaldi
25 aprile 2022

Il secondo round del Campionato Mondiale Superbike che si è disputato ad Assen, nella Cattedrale della velocità avrebbe potuto essere un monologo di Jonathan Rea senza l’incidente che in gara2 ha lasciato a bocca asciutta sia il nordirlandese che il Campione del Mondo Toprak Razgatlioglu.

Nella prevista lotta a tre per il titolo a tornare da Assen con il maggior numero di punti conquistati, e guardando tutti dall’alto della sua prima posizione in classifica è Alvaro Bautista. Lo spagnolo è anche l’unico a tenere alto il vessillo della Ducati, visto che il weekend di Michael Ruben Rinaldi è senza dubbio da dimenticare, i privati Philipp Oettl e Axel Bassani sono discontinui e Luca Bernardi è ancora acerbo. Un discorso che da anni vale anche per la Kawasaki, aggrappata al Cannibale senza avere alternative, con Alex Lowes sempre troppo incline all’errore ed i privati che faticano ad entrare nella top ten.

La BMW saluta il ritorno nelle parti alte della classifica del redivivo Scott Redding e recupera l’infortunato Michael Van der Mark, ma per ora (quando non cade) il migliore è Loris Baz del team privato Bonovo. Guardando come corre Iker Lecuona ed i suoi risultati di Assen, sembra che finalmente la Honda ne abbia indovinata una, e che il progetto Fireblade abbia finalmente trovato qualcuno che si prenda la briga di svilupparlo. 

Il tanto temuto meteo di Assen questa volta è stato abbastanza benevolo, ed anche per questo le immense tribune della TT Circuit (specialmente la domenica) si sono riempite di appassionati, nonostante il loro idolo Van der Mark avesse poche possibilità di ripetere quei risultati che hanno spesso esaltato i tifosi olandesi.

Ecco i nostri voti ai protagonisti del weekend di Assen

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Alvaro Bautista: 8,5

Come era prevedibile errare humanum est, perseverare autem diabolicum e di conseguenza Alvaro ha fatto tesoro dell’esperienza del 2019, ed ora cerca di rischiare il meno possibile. O per essere più precisi lo fa solo quando la sua Panigale V4 glielo permette. Una volta appurato che ad Assen Jonathan ne aveva di più, lo spagnolo si è accontentato di restargli vicino e di non sbagliare niente. A rendere ancora più vincente questa tattica ci hanno pensato Jonny e Toprak, che si sono eliminati a vicenda. Il risultato è che Alvaro ora ha 18 punti di vantaggio sul nordirlandese e 45 sul turco. Siamo solo al secondo round, ma chi bene inizia...

Jonathan Rea: 8,5

L’impressione è che senza l’incidente che gli ha procurato uno zero in classifica, Jonny avrebbe ottenuto una fantastica tripletta, proprio come aveva fato lo scorso anno qui ad Assen. Grintoso e preciso, sabato e domenica mattina abbiamo rivisto il Rea dei momenti migliori.

Toprak Razgatlioglu: 7

Così come ad Aragon il turco ha prima spaventato tutti in Superpole, frantumando il record della pista, ma poi in gara non ha retto il confronto alla distanza con Rea e Bautista. La squalifica dello spagnolo (troppo fiscale) lo ha aiutato nella gara sprint, mentre in gara2 la sua proverbiale irruenza e propensione al contatto questa volta gli è costata cara. Il campionato per lui è iniziato in salita.

Andrea Locatelli: 7,5

Assen è senza dubbio una delle sue piste preferite (qui ha conquistato il suo primo podio in Superbike). Anche questa volta Andrea in Olanda ha disputato un weekend eccellente, sempre nelle posizioni alte della classifica. Quarto in Superpole e nelle prime due gare, il bergamasco ha sfruttato al massimo la possibilità che gli è stata offerta dall’incidente di gara2, ed ha ceduto solo ad un irraggiungibile Bautista. Certo non sarà facile inserirsi nella lotta con i tre moschettieri, ma lui (e forse Lecuona) è l’unico che sembra poterlo fare.

Michael Ruben Rinaldi: 5

Round da dimenticare per l’italiano della Ducati che sabato cade sia in Superpole che in gara1. Domenica si ritrova a lottare con il privato Bassani, non brilla, e porta a casa solo due piazzamenti e 11 punti. Urge un buon risultato.

Iker Lecuona: 8

E’ la rivelazione non solo di Assen, ma di questo inizio di campionato. La Fireblade sarà anche migliorata, ma lui è l’unico a farla andare forte. Sta ancora prendendo le misure alla sua CBR, ma due quinti ed un terzo posto sono risultato di tutto rispetto per un ventiduenne al debutto in Superbike, su di una moto scorbutica che Bautista ed Haslam ricordano malvolentieri. Davvero bravo. 

Loris Baz: 6,5

Il francese è discontinuo, ma forse dipende anche dalla sua moto che non sembra il massimo della competitività. Porta a casa due sesti posti, ma poi cade in gara2 e perde una buona occasione per ottenere un risultato ancora migliore. Per ora a Monaco di Baviera si aggrappano a lui, in attesa dei due ufficiali.

Axel Bassani: 6,5

Il suo è stato un round in crescendo, culminato con il quinto posto di gara2, tramutato poi in sesto da una penalizzazione per aver superato i limiti della pista. Questa sarà una stagione importante per il pilota del team Motocorsa, che potrebbe confermare il proprio potenziale oppure adagiarsi nel limbo delle posizioni di metà classifica. Il vero Bassani è quello di gara 1 (decimo) o di gara2?

Michael Van der Mark: 7

L’olandese si muove ancora con le stampelle, ma non ha esitato a salire sulla sua BMW e a disputare tutte le prove e le gare del suo round di casa. “Se non fossi stato sicuro di poter guidare la mia moto sarei rimasto a casa”. Si, ma ci vuole coraggio e abilità per disputare tre gare del mondiale Superbike con un piede solo.

Scott Redding: 6

L’inglese si risveglia dall’incubo vissuto ad Aragon e in Olanda riesce ad entrare stabilmente nella top ten. Si esalta in Gara2 dove per qualche giro abbiamo visto il pilota che lottava per la vittoria con la Ducati. Un quinto posto che speriamo gli dia morale e lo aiuti a capire la sua M1000RR.

Roberto Tamburini: 7

La sua favola e quella del Motoxracing è proseguita anche ad Assen, dove Roberto ha addirittura fatto meglio di Aragon, accumulando sette punti. Continuate così.