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Con Jonathan Rea ormai matematicamente fuori dai giochi, Alvaro Bautista potrebbe riconfermarsi campione già nell’undicesimo round che si disputerà questo weekend in Portogallo, ma per farlo deve sperare in un eventuale passo falso di “sua regolarità” Toprak Razgatlioglu, che sino ad ora non ha mai commesso un errore, in quanto i due zeri accumulati sino ad ora dal turco sono il frutto di una caduta causata da Alex Lowes in Australia e da una gomma poco performante a Most. Con soli quarantasette punti di vantaggio, lo spagnolo della Ducati non può fare calcoli, ma su di una pista che almeno sulla carta è favorevole alla sua Panigale V4R, deve puntare a vincere tutto, sperando che il pilota della Yamaha non concluda sempre alle sue spalle. Al di la dei meri calcoli matematici, Bautista deve solo cercare di invertire la tendenza manifestata negli ultimi due round, nei quali ha sistematicamente perso punti nei confronti del suo unico avversario nella lotta per il titolo. Da parte sua Toprak è pronto a fare tesoro di ogni minimo errore del pilota della Ducati, con l’obiettivo di rimandare tutto a fine ottobre a Jerez nell’ultimo round.
Jonathan Rea, che tanto per cambiare è il pilota più vincente di sempre sulla pista portoghese con ben 13 vittorie, farà di tutto per lasciare un buon ricordo di sé nel team KRT, e come al Motorland si giocherà tutte le carte nella gara sprint. Jonny potrebbe fare da ago della bilancia, se riuscisse ad intromettersi tra i due contendenti. Lo stesso vale per Michael Ruben Rinaldi che da quando non sente più il peso del dover fare risultato a tutti i costi sembra abbonato al podio. Cosa faranno, sia lui che Andrea Locatelli, se in gara si dovessero trovare davanti ai rispettivi compagni di squadra? Il bergamasco della Yamaha ha dovuto rientrare al suo box proprio mentre stava facendo la miglior gara della stagione e la speranza è quella di rivederlo ancora così aggressivo e veloce anche all’Autodromo do Algarve anche se, per non aver rispettato con sollecitudine alla bandiera nera/arancione che segnalava il suo problema tecnico in Gara 1 dovrà partire dal fondo dello schieramento.
Voglia di rivincita per Axel Bassani, che potendo nuovamente contare sul suo capo tecnico assente in Spagna, non dovrebbe avere i problemi di messa a punto che lo hanno rallentato nel precedente round. Con le incredibili rimonte in terra d’Aragona Danilo Petrucci ha dimostrato di avere il passo per restare con i magnifici tre.
In Portogallo i due piloti Honda ci faranno sapere se i risultati di Aragon sono solo la conseguenza dei molti test svolti su quella pista, o se davvero la Fireblade è migliorata in modo importante. Lecuona l’anno scorso ha fatto fatica a Portimao, tanto da non entrare in top ten, mentre Vierge è stato due volte ottavo nelle long races.
La BMW potrà contare su di un Garrett Gerloff in stato di grazia, ma avrà probabilmente ancora Scott Redding a mezzo servizio, a causa dell’incidente casalingo. Michael Van der Mark due anni fa proprio su questo tracciato regalò alla BMW il primo (e unico) successo dopo il ritorno in modo ufficiale della casa tedesca nel WorldSBK, mentre Loris Baz cercherà di dimostrare di meritarsi ancora una superbike, così come Philipp Oettl e Bradley Ray che non hanno ancora firmato per nessuna squadra per il 2024.
Diamo come sempre un’occhiata alle gomme. In Superpole e nella gara sprint non sarà disponibile la SCQ, che verrà sostituita dalla SCX. SC0 e SC1 A1126 saranno quindi le soluzioni possibili al posteriore, mentre all’anteriore viene riproposta la morbida SC0 C0927, ma ci saranno anche la SC1 media e la SC2 più dura, inm modo da fornire a team e piloti un vasto range di gomme.