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L’unica differenza tra questa e le altre undici gare dominate da Alvaro Bautista è il colore della livrea della Ducati e della tuta del Campione del mondo, che per l’occasione è di colore giallo.
Per il resto ancora una volta lo spagnolo ha reso noiosa una gara che ha visto i piloti tutti sgranati sin dal terzo/quarto giro. Bautista ha costantemente inflitto ai suoi inseguitori oltre mezzo secondo al giro, mettendo subito in chiaro che nessuno avrebbe potuto contrastare la sua marcia trionfale. Ottima la gara del suo compagno di squadra Michael Ruben Rinaldi, che sulla sua pista preferita ha inizialmente cercato di tenere il passo di Alvaro, per poi mantenere giudiziosamente la seconda posizione, al riparo dai possibili attacchi di Toprak Razgatlioglu, terzo sul traguardo senza aver mai potuto avvicinarsi alle due V4 ufficiali.
Axel Bassani è quarto e ripetete così il suo miglior risultato sulla pista romagnola, ma deve probabilmente ringraziare Danilo Petrucci che è purtroppo scivolato alla curva della quercia nel corso del quindicesimo passaggio, mentre occupava il quarto posto, passato poi al pilota del Team Motocorsa.
L’unico duello della gara è stato quello per il quinto posto tra Jonathan Rea e Dominque Aegerter, con il sei volte campione del mondo che nel finale ha resistito all’attacco dello svizzero della Yamaha.
Nonostante il suo grande impegno, sulla pista che in passato lo ha visto vincitore per ben otto volte, Jonny non ha potuto far meglio di una quinta posizione che fotografa nel migliore dei modi la sua tribolata stagione. Alex Lowes ha concluso settimo, dietro a Iker Lecuona, al solito anonimo Remy Gardner, a Xavi Vierge e Scott Redding, undicesimo e primo dei piloti BMW.
Gara da dimenticare per Andrea Locatelli solo dodicesimo. Il bergamasco ha preceduto Garrett Gerloff, Philipp Oettl e Lorenzo Baldassarri, che ha portato a casa un punticino.
Luca Vitali si è schierato sulla linea di partenza ma non ha preso il via, dopo che la partenza stessa è stata ritardata per un problema alla moto di Bradley Ray che è poi regolarmente scattato allo spegnersi del semaforo rosso. Dopo la rottura del propulsore nella Superpole, Gabriele Ruiu e la sua squadra non si sono schierati in griglia.