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Dopo aver chiuso in testa le prove libere, a Misano Alvaro Bautista si aggiudica anche la Superpole, migliorando di oltre tre decimi il giro veloce del Misano World Circuit, che gli apparteneva dallo scorso anno.
Lo spagnolo della Ducati polverizza le speranze dei suoi avversari con un giro quasi perfetto in 1’33”’017, ma come avevano dimostrato sia nei test di tre settimane che nelle libere, Toprak Razgatlioglu e Michael Ruben Rinaldi restano attaccati con le unghie e con i denti allo spagnolo.
Il turco ha ceduto per 165 millesimi, mentre l’italiano si è fermato a 249. Al di là dei tempi sul giro secco entrambi sembrano possedere il ritmo necessario per impensierire il campione del mondo anche nella gara di oggi pomeriggio che vedrà scattare dalla seconda fila altre due Ducati Panigale V4, quella di Danilo Petrucci e quella di Axel Bassani.
Buone notizie per i sostenitori dei due italiani, che non hanno mai avuto nel loro arco le frecce necessarie per colpire il bersaglio della Superpole, e quindi scattare subito alle spalle dei primi potrebbe significare una gara di vertice. Assieme a loro prenderà il via Jonathan Rea, staccato di oltre mezzo secondo dalla vetta.
Terza fila per Dominique Aegerter e per i due “incompiuti” Iker Lecuona e Remy Gardner, sempre attesi ad un exploit che però tarda ad arrivare. La quarta fila è quella dei delusi e deludenti Alex Lowes, ieri brillante quinto, Andrea Locatelli e Scott Redding, con il bergamasco che dovrà fare una partenza a missile per non compromettere subito la sua gara. Uno sguardo agli altri italiani: Lorenzo Baldassarri chiude diciassettesimo, davanti alle BMW di Tom Sykes e Loris Baz.
Gabriele Ruiu si è notato solo perché a meno di due minuti dal termine della sessione ha rotto il motore, causando il termine anticipato della Superpole. Penultimo posto per Luca Vitali alla sua prima Superpole in assoluto.