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Alvaro Bautista porta a casa un'altra clamorosa tripletta, con la quale stabilisce il nuovo record per la Superbike di 14 vittorie su 15 gare. Visto nel primo giro Toprak Razgatlioglu e Michael Ruben Rinaldi avevano insidiato la sua prima posizione e cercato di rendergli la vita difficile, lo spagnolo ha pensato bene di dare subito uno strattone alla gara ed in pochi giri ha portato a 2,5 secondi il suo vantaggio sui due inseguitori.
Una volta messa al sicuro la sua prima posizione, Alvaro ha tenuto il suo consueto incredibile ritmo che lo ha portato ancora una volta a tagliare il traguardo in tutta tranquillità con oltre otto secondi di vantaggio su Toprak, che ha dovuto vedersela con Rinaldi sino al sedicesimo giro, quando l’italiano ha pensato bene di arrivare lungo alla prima curva, toccando la Pirelli posteriore del turco, e terminando la sua corsa nella via di fuga.
Da li in poi Razgatlioglu ha dovuto solo amministrare il suo vantaggio sul terzo classificato Axel Bassani, bravo a respingere gli assalti iniziali delle due Kawasaki ufficiali di Jonathan Rea e di Alex Lowes che è poi caduto all’ottavo passaggio.
Il giovane veneto ha conquistato il suo primo podio stagionale con quasi due secondi di vantaggio sul sei volte campione del mondo. Alle loro spalle ha concluso un costante Xavi Vierge, che ha preceduto Andrea Locatelli. Il bergamasco chiude con un sesto posto un weekend molto difficile, dal quale sia lui che i suoi sostenitori si aspettavano certamente qualcosa in più.
Danilo Petrucci si è ripreso in fretta dalla brutta caduta della Superpole Race (abrasione alla gamba destra e leggere contusioni) ed ha stoicamente concluso al settimo posto, davanti al primo dei piloti BMW, l’americano Garrett Gerloff.
Nona posizione per Phillip Oettl che ha regolato i due piloti del Team Yamaha GRT Remy Gardner e Dominique Aegerter. Dietro allo svizzero troviamo unj trenino con tre M1000RR guidate rispettivamente da Loris Baz, Tom Sykes e Scott Redding. Porta a casa un punto Syahrinh con la Honda del Team MIE Petronias. Oltre ai già citati Lowes e Rinaldi, non hanno tagliato il traguardo anche Bradley Ray, Lorenzo Baldassarri, caduto nel finale alla curva 3, Luca Vitali, il giapponese Mizuno e Tito Rabat che ha rotto la catena al primo giro.