SBK 2023. GP del Portogallo. Le pagelle di Portimao: Alvaro Bautista-Toprak Razagatlioglu, mezzo voto in più...

SBK 2023. GP del Portogallo. Le pagelle di Portimao: Alvaro Bautista-Toprak Razagatlioglu, mezzo voto in più...
I voti ai piloti relativi al penultimo GP del 2023
2 ottobre 2023

Gara2 è stata una delle più belle alle quali mi sia capitato d’assistere negli ultimi anni. Alvaro Bautista e Toprak Razgatlioglu si sono dati battaglia praticamente ad ogni curva, senza esclusione di colpi, ma con la massima correttezza, per una sfida che si è risolta solo a pochi metri dal traguardo.

Nessuno dei due si è risparmiato, anche se lo spagnolo della Ducati avrebbe certamente potuto fare a meno di rischiare tanto solo per 5 punti, quando a tre gare dal termine, per un totale di 62 punti, quando ha iniziato la gara ne aveva già 55 più del turco e anche se fosse arrivato a Jerez con “soli” 50 punti avrebbe mantenuta intatta la possibilità di laurearsi ancora campione del mondo.

Ma Alvaro e Toprak sono dei campioni veri e come tali non ci stanno mai a perdere. Giustificare la vittoria dello spagnolo solo con la potenza del motore della sua Panigale è ingiusto oltre che miope. Se bastasse avere una Ducati e saperla lanciare in rettilineo per vincere e battere Razgatlioglu dietro alla Ducati numero ci dovrebbero essere le altre quattro V4R che invece non sono mai state in lotta per la prima posizione (e nemmeno per la seconda).

La Panigale è la moto migliore e Bautista ha il talento e l’esperienza per sfruttarne tutto il potenziale. Onore al merito. Toprak è un talento naturale come se ne vedono pochi e tra le sue doti c’è anche quella di essersi cucito addosso la R1 che risponde perfettamente alle richieste del giovane turco, esaltandone le capacità.

Peccato che tra i due faccia sempre più fatica ad inserirsi il terzo dei magnifici. Jonathan Rea. Dopo aver fatto vedere in Superpole di essere ancora un campione, in gara Jonny ha pagato la scarsa competitività della sua moto e non ha potuto entrare nella lotta tra i due titani. Chissà cosa potrà succedere il prossimo anno quando Rea salirà sulla Yamaha, Bautista sfrutterà sempre meglio la V4R e Toprak renderà competitiva la BMW. Sarà una grande stagione.

E chissà che ogni tanto anche la Honda non riesca a mettere la testa fuori dall’acqua. Dopo quanto abbiamo visto ad Aragon e a Portimao sembra che la Fireblade abbia finalmente trovato il bandolo della matassa, passando il testimone del “brutto anatroccolo” alla Kawasaki che avrò un Bassani in più ma un Rea in meno.

In attesa che si conosca il Campione del Mondo 2023 e che arrivi il 2024, leggete i nostri giudizi sui protagonisti delle gare portoghesi. E a proposito di portoghesi: mai vista tanta gente all’Autodromo International Algarve.

Nel paddock si faceva fatica a camminare e sulle immense tribune si sono visti molti spettatori. Oltre 53.000 nei tre giorni del penultimo round WorldSBK.

Toprak Razgatlioglu: voto 9,5

Il suo grande talento naturale non basta a giustificare quello che sta facendo questo ragazzo turco, continua a migliorare gara dopo gara. La sua Yamaha non è veloce come la Ducati, ma è fatta su misura per lui e gli consente di guidare come sa. Non l’ho mai visto così arrabbiato come dopo Gara2. Perdere negli ultimi metri una gara fantastica rode davvero tanto, ma di certo non ha nulla da rimproverare a sé stesso. Darà battaglia e spettacolo anche a Jerez, anche se ormai le sue possibilità mondiali sono ridotte al lumicino.

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Alvaro Bautista: 9

Chi pensa che lo spagnolo vinca solo grazie al motore della sua Panigale di gare ne capisce poco. Che la Ducati sia la moto migliore non si discute, ma che lo spagnolo abbia la grande (ed unica) capacità di sfruttarla al massimo è altrettanto certo. Chiedete agli altri piloti della V4R come è facile vincere le gare…… Vince tutto, senza risparmiarsi e senza commettere errori. Un grande campione, al massimo della maturità sportiva.

Jonathan Rea: 6,5

Anche se non lo ammetterà mai, la consapevolezza di lasciare la Kawasaki a fine stagione lo ha un poco deconcentrato. Compie il miracolo di conquistare la pole position e di salire sul podio in Gara1, ma poi sbaglia tutto sia nella gara sprint che in Gara2. Non vede l’ora che finisca questa stagione per gettarsi in una nuova e fantastica avventura.

Michael Ruben Rinaldi: 7,5

Tanto per cambiare gli gira tutto storto, ma lui ormai c’è abituato e reagisce alla grande. Una bandiera gialla annulla il suo best lap in Superpole, mentre in Gara1 la sua V4R si ferma ancora una volta. In Superpole Race riesce a conquistare una buona posizione sulla griglia di Gara2, dove ottiene il suo nono podio stagionale.

Garrett Gerloff: voto 7

Tiene a galla la corrazzata tedesca e sfiora il podio nelle due gare lunghe. Dimostra che i suoi exploit al Motorland non erano un fuoco di paglia e si conferma il migliore dei piloti della M1000RR. In costante crescita.

Andrea Locatelli: voto 7,5

Non è il Loka che ci aveva fatto stropicciare gli occhi in Gara2 ad Aragon, ma il suo terzo posto in Superpole ed il podio nella Superpole Race lo confermano in netta progressione. Avanti tutta!

Danilo Petrucci: voto 5,5

Brusco passo indietro per Danilo che nel round precedente era stato fermato soltanto da una caduta in Superpole. In Portogallo si mette in luce in prova, ma poi naufraga nelle prime due gare e rimettere la testa fuori dall’acqua solo in Gara2 dove chiude sesto. Sembrava poter avvicinare i primi tre, ma sembra invece che la strada sia ancora lunga.

Iker Lecuona: voto 7

Basta che la sua Fireblade sia un poco più competitiva e lui risale la classifica di gran carriera. Va bene nelle gare lunghe ed ancora più nella gara sprint dove chiude quinto

Michael Van der Mark: voto 6,5

Sembra essersi finalmente ripreso dal brutto infortunio di Assen. Sembra abbonato al settimo posto ma poi in Gara2 è solo undicesimo. Al di là del fatto che la pista di Portimao gli piaccia molto (due anni fa qui vinse l’unica gara della nuova BMW) l’olandese sembra sempre più a suo agio sulla moto tedesca, che ha fatto bene a riconfermalo.

Axel Bassani: voto 5

Non può più aggrapparsi alla mancanza del suo capotecnico per giustificare prestazioni anonime e risultati oltre la decima posizione. Evidentemente l’essere passato alla Kawasaki lo ha deconcentrato, dimostrandosi però ancora poco professionale.

Remy Gardner: voto 6

Dopo una Superpole senza infamia e senza lode, l’australiano torna nelle posizioni alte della classifica nelle prime due gare. Viene tradito dalla sua moto in Gara2, ma in Portogallo se non altro ha dato segnali positivi che aspettiamo di veder confermati a Jerez. Meglio tardi che mai?

Lorenzo Baldassarri: voto 6,5

Un voto di incoraggiamento per questo giovane italiano che la Yamaha sembra aver già scaricato. Lorenzo ha indubbiamente fatto fatica nel suo primo anno in SBK ma meriterebbe una seconda possibilità.

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