SBK 2023. GP del Portogallo. Michael Ruben Rinaldi: "Non accetterò di correre gratis"

Un altro podio

“Sono soddisfatto del risultato di oggi, ma ieri è stato un mezzo disastro, soprattutto in Superpole, quando ho concluso in seconda posizion ma poi mi sono ritrovato tredicesimo, a causa di una bandiera gialla. In Gara1 sono partito comunque sereno e senza pressioni, ma purtroppo ho avuto dei problemi tecnici che mi hanno costretto al ritiro. Questa mattina nella Superpole Race l’obiettivo era di recuperare più posizioni possibili per poter partire bene in Gara2. Dopo pochi giri i primi due erano già a quasi due secondi da me e giravano sui miei stessi tempi, per cui ho pensato che non avrei potuto lottare per la vittoria, ma che avrei comunque dovuto continuare a spingere forte per non farmi riprendere da Gerloff. Ci sono riuscito ed ho conquistato il podio, un risultato positivo che arriva a sancire un momento favorevole, considerando anche la vittoria di Aragon"

Oggi non è stato facile in Gara2

"Toprak ed Alvaro oggi avevano un ritmo superiore al mio. Ho potuto avvicinarmi a loro quando si ostacolavano, ma quando Bautista andava in testa il ritmo aumentava, ed io non riuscivo più a recuperare terreno. Sapevo che se fossi riuscito ad inserirmi tra Bautista e Toprak il mio compagno di squadra forse avrebbe potuto vincere il titolo qui a Portimao, ma ho fatto la mia gara senza farmi condizionare da questo"

Novità sul tuo futuro?

"Sto cercando di trovare la miglior soluzione possibile, ma non posso accettare che un pilota come me, che ha conquistato vittorie e podi in Superbike e che quest’anno è stato l’unico a vincere una gara al di fuori dei primi tre, non debba ricevere un compenso. Mi sono state offerte delle moto, ma senza un compenso per me. Non sto chiedendo di guadagnare chissà che cosa, ma solo quello che mi spetta. Se non troverò una sistemazione adeguata quelle di Jerez potrebbero essere le ultime gare della mia carriera"