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Toprak Razgatlioglu interrompe il filotto di vittorie di Alvaro Bautista e si aggiudica la Superpole Race di Donington Park. D’altronde come avevamo scritto nell’articolo che presentava questo round sulla pista vecchio stile di Donington, il turco e Jonathan Rea hanno l’occasione di lottare con lo spagnolo e magari di batterlo.
Ed è quanto ha fatto Toprak, che ha bissato la vittoria di Mandalika ottenuta sempre nella gara sprint, quella che piace di meno al campione del mondo 2022.
Così come la gara di ieri, anche questa Superpole Race è stata bella ed avvincente, e si è decisa al penultimo giro quando Rea, in testa dalla prima tornata, ha dovuto cedere il comando al pilota della Yamaha alla Melbourne Hairpin.
Dal quel momento Jonny si è trovato tra l’incudine ed il martello, perché oltre a cercare di riprendere il comando doveva anche guardarsi da Bautista che era alle sue spalle, e che nel corso dell’ultimo giro ha sferrato il suo attacco deciso alla chicane, con un sorpasso che gli è valso la seconda posizione.
E’ stata una gara condotta ad un ritmo pazzesco, nella quale è stato abbattuto per ben tre volte il record della pista, stabilito ieri dallo spagnolo della Ducati in Gara1.
Alvaro lo ha abbassato al termine del secondo passaggio, Toprak ha risposto nel giro successivo, ma nel sesto Bautista, per riprendere i primi due che avevano acquisito un leggero vantaggio, ha spinto ancora più forte stabilendo il nuovo record di Donington, spezzando il muro del 1’26 e facendo meglio anche del giro veloce fatto segnare ieri da Rea in Superpole. Il tutto con una gomma SC0 al posteriore, a causa della temperatura fredda dell’asfalto. Incredibile!
Una gara dominata dai magnifici tre, con Rea che ha fatto l’andatura per otto dei dieci giri, ma è stato poi beffato proprio nel finale. Bautista ha condotto una gara guardinga e non ha voluto rischiare più di tanto, ma non appena ha avuto la possibilità di superare il sei volte campione del mondo lo ha fatto. Razgatlioglu non ha sbagliato niente ed ha vinto con carattere e grande determinazione.
Qualità che non mancano nemmeno a Jonny, che è però visibilmente limitato dal mezzo meccanico. Dietro ai tre mattatori si è classificato un velocissimo e consistente Andrea Locatelli, che ha avuto la meglio nel gruppetto degli inseguitori formato anche da Danilo Petrucci, Alex Lowes e Garrett Gerloff, primo dei piloti BMW. Il ternano del Barni Racing Team ha confermato i progressi mostrati ieri, ed è stato con quelli davanti anche nella gara che meno preferisce.
Ottava posizione per Axel Bassani che partendo dalla quattordicesima casella non ha potuto fare di più. Raccoglie un punto anche Scott Redding, nono davanti a Philipp Oettl, Dominique Aegerter ed al padre di casa Bradley Ray. Deludono le Honda di Iker Lecuona e Xavi Vierge, quattordicesima e quindicesima, mentre il rookie Lorenzo Baldassarri porta a casa la sedicesima posizione, davanti ad un irriconoscibile Michael Ruben Rinaldi, che è uscito di pista nel corso del secondo giro, forse per lo stesso problema che lo aveva rallentato ieri in Gara1.