Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Che la pista di Most metta a dura prova gli pneumatici è cosa nota, tanto che nel presentare l’ottavo round del mondiale Superbike che si è disputato sulla pista della Repubblica Ceca, Pirelli l’aveva paragonata a quella di Phillip Island, un’altra pista che rappresenta un vero incubo per i produttori di penumatici.
A rendere problematico l’utilizzo delle gomme sulla pista ceca non è un problema in particolare, ma un insieme di caratteristiche, ad iniziare dal layout del tracciato, quasi completamente destrorso, per proseguire con l’asfalto che in alcuni punti è abrasivo ed in altri presenta delle crepe. Per questo motivo la casa della P lunga ha portato in Repubblica Ceca solo gomme standard, vale a dire pneumatici già utilizzati con successo in precedenza, ed entrati nella “gamma” Pirelli per la Superbike. Nessuna in mescola morbida. In Superpole ed in Superpole Race anziché la nuova e “morbidissima” SCQ a Most i piloti avevano a disposizione la SC0, mentre nelle due gare lunghe potevano scegliere tra due modelli di SC1: la C0567 e la A1126 (già utilizzata proprio a Phillip Island) anziché le ben note e più tenere SCX.
Nonostante questo in Gara2 Toprak Razgatlioglu è stato vittima di una caduta mentre era al comando di una gara che avrebbe con ogni probabilità potuto vincere. In uscita dalla curva 3 la sua Yamaha ha perso completamente aderenza al posteriore ed il turco è caduto senza poter riprendere la gara. “Quando ho guardato la moto ho visto che la gomma posteriore era completamente a terra”. Cosa era successo? Ad una prima analisi i tecnici della Pirelli, coadiuvati da quelli Yamaha che hanno mostrato loro la telemetria, si sono evidenziati due blister, vale a dire due piccoli crateri, che hanno causato la totale uscita dell’aria contenuta nella gomma.
Questa la dichiarazione rilasciata da Giorgio Barbier, Moto Racing Director di Pirelli, in un comunicato diramato in serata dalla casa italiana.
“In Gara 2 WorldSBK, sulla nuova specifica posteriore SC1 C0567, abbiamo registrato tre casi di blister sulle gomme utilizzate dai piloti: Rea, Gardner e Razgatlioglu. Per i primi due, i blister erano molto piccoli e non hanno inficiato la prestazione ed il risultato della gara, mentre nel caso di Razgatlioglu il pneumatico presentava due blister più marcati e i dati della telemetria hanno evidenziato un repentino sgonfiamento del pneumatico. Anche se i ritmi di gara del pilota Yamaha sono stati estremamente elevati e i pneumatici di tutti gli altri piloti non presentano alcun segno di stress o di usura, è chiaro che episodi di questo tipo non devono accadere. Sarà quindi nostra cura analizzare in laboratorio i tre pneumatici posteriori che hanno presentato dei blister per capire cosa possa averli innescati”.
In altre parole al momento i tecnici Pirelli non possono valutare la causa dei blister evidenziatesi sulle gomme posteriori dei tre piloti, che verranno inviate presso i laboratori Pirelli per essere esaminati. Come afferma il comunicato, Razgatlioglu è noto per la capacità di stressare più di altri le sue gomme e non è quindi un caso che sia stato proprio lui a subire le conseguenze più gravi di un problema che si è evidenziato anche su altri due pneumatici e che deve quindi essere attentamente valutato dal costruttore italiano.
Seguiremo la vicenda e richiederemo i risultati delle analisi di laboratorio non appena verranno effettuate.
Nello stesso comunicato Barbier chiarisce anche una notizia che era stata diffusa ieri da Axel Bassani e da Alvaro Bautista, i quali avevano affermato di non avere avuto a disposizione le gomme intermedie che si sono rivelate vincenti in Gara1.
“Vogliamo inoltre chiarire un tema che ieri ha generato un po’ di confusione tra gli appassionati: le gomme intermedie, così come quelle da bagnato o le slick, sono a disposizione in egual misura di tutti i piloti ed i team. In Gara1 per propria scelta, alcuni team non avevano chiesto di montarle sui cerchi o semplicemente le avevano montate nel box e non le avevano poi portate in griglia. Per questo motivo non le hanno utilizzate e non certo perché Pirelli non le avesse messe a loro disposizione”.