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Si sarebbe potuto accontentare di un quattordicesimo posto, ma ancora una volta Alvaro Bautista non ha fatto calcoli e dopo aver chiuso in testa le prove libere e la Superpole ha dominato anche Gara1, piegando la resistenza del “solito” Toprak Razgatlioglu che è però durata solo per pochi giri, dopo di che per lo spagnolo della Ducati è stata una cavalcata trionfale verso la venticinquesima vittoria stagionale, e verso un meritato secondo titolo mondiale consecutivo.
Era dai tempi di Carl Fogarty (1998-1999) che un pilota Ducati non si confermava campione del mondo per due anni di seguito. Alvaro è scattato in testa e non ha mai ceduto la leadership della gara. Toprak era partito dalla terza fila ed è stato bravo a rimontare posizioni, sino a portarsi alle spalle del Campione del mondo, che ha sempre qualcosa nel taschino, lo ha tirato fuori, ha staccato definitivamente il turco della Yamaha e la gara è finita li. Meritato il secondo posto, sia in gara che in campionato, di Razgatlioglu e ottimo anche il terzo posto di Andrea Locatelli, autore di una rimonta che lo ha portato sino alle spalle del suo compagno di squadra.
Rea non è mai stato in lotta per la vittoria ed ha chiuso quarto, davanti ad un rimontante Petrucci. Il ternano si conferma un “animale da gara” ed è stato autore di una rimonta che lo ha portato a superare un generoso Philipp Oettl proprio nelle ultime curve. Settima posizione per Alex Lowes davanti a Michael Ruben Rinaldi ed alla coppia Honda formata da Iker Lecuona e Xavi Vierge.
L’italiano della Ducati è stato penalizzato con un long lap per aver toccato e fatto cadere Axel Bassani. Una manovra che farà discutere e che arriva proprio a pochi giorni dal passaggio di consegne tra i due con Rinaldi che sostituirà proprio Bassani nel Team Motocorsa. Con la Ninja ufficiale Tito Rabat porta il Kawasaki Puccetti Racing in undicesima posizione davanti a Lorenzo Baldassarri ed alle due BMW di Loris Baz e di Garrett Gerlooff. L’americano è caduto ed ha ripreso la gara chiudendo quattordicesimo e precedendo Syharin con la Honda Petronas.
Oltre a Bassani caduto dopo il contatto con Rinaldi, non hanno tagliato il traguardo anche Gabriele Ruiu e Scott Redding per problemi tecnici, mentre Michael Van der Mark e Remy Gardner sono caduti.