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Barcellona - La comunicazione dei tre WorldSBK Stewart è arrivata alle 20,40 quando piloti ed i team erano a cena o avevano già lasciato l’autodromo di Barcelona-Catalunya.
La lunga lista dei piloti penalizzati nella giornata odierna includeva il numero 9 della Superbike, Danilo Petrucci, squalificato in Gara1 per non aver utilizzato sotto la tuta in pelle la protezione per il torace.
Non volendo disturbare fuori orario il pilota del Barni Spark Racing Team non riusciamo a comprendere prima di tutto come sia stata riscontrata la violazione, ma soprattutto perché la stessa venga penalizzata così pesantemente, addirittura con la squalifica di Danilo dalla gara, conclusa in decima posizione.
Sicuramente i tre componenti dello Stewart Panel (Simone Folgori, Antonio Lima e Josè Agustin Nunez) hanno applicato il regolamento, ma resta di difficile comprensione perché per questa infrazione sia addirittura prevista la squalifica. Certo per i piloti proteggersi è un obbligo, ma forse sarebbe meglio prevedere un avviso, o una pena pecuniaria, applicando una squalifica solo nel caso di una recidiva.
Che sia una penalità esagerata è ancora più evidente in quanto nella giornata odierna, e proprio nella stessa Gara1 WorldSBK, un pilota è stato punito con un long lap penality per aver urtato e fatto cadere un avversario.
Senza voler entrare nel merito, è evidente che lo stesso Stewart Panel abbia ritenuto irregolare quella manovra (se no non l’avrebbe punita) e quindi questo sta a significare che secondo il regolamento in vigore, far cadere un avversario deve essere punito con la perdita di alcune posizioni, mentre non utilizzare (o forse dimenticare) una protezione personale comporta una squalifica.
Oltre a chiederci chi mai abbia stilato queste regole, pensiamo anche che sarebbe meglio rivederle.