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Le piste old style regalano sempre gare entusiasmanti ed il sesto round che si è disputato sul tracciato del Leicestershire è stato uno dei più avvincenti e spettacolari di questa stagione.
Alvaro Bautista ha incrementato il proprio vantaggio in classifica e si è confermato il pilota più forte con la moto migliore, ma Toprak Razgatlioglu lo ha battuto nella gara sprint, per lunghi tratti Jonathan Rea è tornato a lottare per la vittoria, e Danilo Petrucci ha conquistato il suo primo podio in Superbike.
Infine Scott Redding sulla pista di casa è riuscito a cogliere un quarto posto che rappresenta un raggio di luce nel box della BMW.
In Supersport Bulega sta dominando proprio come fa Bautista nella classe maggiore, e restando in casa Ducati dobbiamo rilevare come stia purtroppo continuando il momento sfortunato di Michael Ruben Rinaldi, al quale davvero non ne va bene una. Per una BMW che mette la testa fuori dall’acqua c’è una Honda che affonda e non si riesce proprio a capire cosa manchi al Team HRC per raccogliere risultati che siano almeno meno deludenti.
E a proposito di piste vecchio stile, il prossimo appuntamento con le derivate sarà tra quindici giorni a Imola, una pista che Alvaro proprio non digerisce. O almeno così pare….. Se fosse vero sarebbe una ghiotta possibilità per i suoi avversari, anche se per il titolo mondiale sembra ormai ci sia poco da fare.
Ecco i nostri giudizi sui protagonisti delle gare di Donington Park
Alvaro Bautista – voto 10 – In quello che doveva essere un weekend difficile, lo spagnolo vince due gare su tre e nella gara sprint fa segnare il giro record della pista frantumando il muro del 1’26 (con una gomma SC0). Non fa calcoli e non si risparmia. Nei primi giri aspetta sornione, ma poi punge come uno scorpione e demolisce gli avversari. E il suo vantaggio in classifica aumenta. Mostruoso.
Toprak Razgatlioglu – voto 9,5 – Cosa poteva fare di più? Ci ha creduto sempre ed ha spinto sempre al massimo, senza sbagliare nulla. Ha dimostrato ancora una volta di essere l’unico in grado di contrastare il dominio di Alvaro. Il tutto condito dalla solita buona dose di spettacolarità.
Jonathan Rea – voto 9 – Ci teneva tanto a far bene davanti ai propri tifosi, ai quali al termine della Superpole Race ha chiesto scusa per non aver vinto. Lotta come un leone con Bautista e Toprak sino a quando le gomme glielo permettono, ma poi paga nel finale. Non si arrende e non molla di un centimetro, anteponendo il cuore alla ragione.
Andrea Locatelli – voto 7,5 – Mister regolarità cede solo nell’ultima gara, con un ottavo posto che gli rovina la media. Dietro ai magnifici tre c’è (quasi) sempre lui, che mantiene il terzo posto in classifica. Scusate se è poco.
Axel Bassani – voto 6 – Siamo alle solite. Rovina tutto con un quattordicesimo posto in Superpole che lo costringe a rabbiose rimonte in gara, che non però non possono portarlo oltre il settimo/ottavo posto. Il talento c’è, ma deve migliorare sotto alcuni aspetti per essere più continuo.
Micheal Ruben Rinaldi – voto 6 – La sfortuna lo perseguita. La sua è l’unica Panigale che accusa problemi tecnici e dopo due risultati da dimenticare viene coinvolto nella terribile carambola di gara2. La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo. Forza Michael.
Alex Lowes – voto 7,5 – Da cascatore a martello. Quinto in Superpole, Alex chiude tutte e tre le gare al sesto posto. La crisi della Kawasaki tocca ovviamente anche lui, che però non si lamenta mai e fa sempre il proprio dovere. Meritata la riconferma.
Danilo Petrucci – voto 8 – Ecco il weekend che tutti aspettavamo. Dopo varie difficoltà iniziali, finalmente il corpulento Petrux ha capito come guidare questa Panigale per fantini, ed i risultati iniziano ad arrivare. Su una pista che fa emergere le qualità dei piloti, Danilo fa tre ottime gare, ed il podio in Gara2 è solo la ciliegina sulla torta. Dopo alcuni dubbi, alimentati dalle difficoltà, ora sa di essere un pilota da Superbike.
Remy Gardner – voto 4 – Tristezza. Se le piste old style mettono in risalto le doti dei piloti, allora l’australiano ne esce davvero molto male. Come anche Petrucci ha dimostrato, passare dalla GP alla Superbike non è certo facile, ma a Donington il dolce Remy ha fatto fatica ad andare a punti.
Scott Redding – voto 6,5 – La pista di casa lo rivitalizza, ma solo in Gara2. La sua riconferma in BMW è a rischio e questo quarto posto potrebbe aiutarlo, ma non deve restare un’eccezione.
Garrett Gerloff – voto 6,5 – Il tracciato inglese gli piace perché assomiglia a molte piste americane. A parte la caduta in Gara1, il texano lotta con grinta nel gruppo degli inseguitori, e farlo con una BMW semi privata non è certo cosa semplice.
Tom Sykes – voto 6 – Weekend davvero difficile per Mr.Superpole. Nessuno ha vinto tanto come lui su questa pista (9 vittorie) che non si rassegna a fare da comprimario davanti al proprio pubblico. Speriamo si riprenda presto, ma il tremendo high side alla curva 8 poteva avere conseguenze ben più gravi.
Niccolò Bulega - voto 10 – È il Bautista della Supersport. Domina entrambe le gare e porta a 55 punti il suo vantaggio in classifica nei confronti di Manzi. Nelle derivate riesce a dimostrare tutto il suo talento e ora è pronto per la Superbike.