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Lo ammetto, non ce la faccio più! Forse perché non sono mai stato troppo tollerante o forse perché non mi sono mai piaciute le “false verità”, ma non ce la faccio proprio più a sentire ripetere come un mantra (anche nei commenti dei nostri lettori) che Jonathan Rea è un lamentino e che, nonostante la nuova omologazione, alla Ninja non sono stati assegnati 500 giri motore in più.
Fermo restando che ognuno può avere il proprio personale parere su di un pilota, e che lo stesso può risultare più o meno simpatico (e chi vince troppo normalmente diventa antipatico), il Rea che io conosco dal 2008 e che ho intervistato qualche centinaio di volte è tutto meno che una persona che si lamenta o che cerca scuse.
Quando, nel 2019, Alvaro Bautista e la nuova Panigale V4 gli infliggevano 15 secondi di distacco, a chi gli chiedeva cosa lui potesse fare per battere lo spagnolo, Jonny rispondeva che non si poteva fale nulla e che la V4 e Bautista erano imbattibili. Nonostante questa non fosse certamente una lamentela, qualcuno iniziò a dipingere il sei volte campione del mondo come una persona piagnucolosa, in cerca di alibi per giustificare cocenti sconfitte.
In realtà Rea fotografava esattamente la realtà. Niente altro. Da allora in poi ogni volta che il nordirlandese risponde realisticamente alle domande che gli vengono poste passa per quello che a Milano si chiama “piangina”. Quando Jonny dice che tra le tre moto in lotta per il titolo la Kawasaki è la meno competitiva non è un lamento, ma la cruda realtà. Ma per chiarire meglio cosa intendo dire faccio un esempio recentissimo.
Al termine delle prove ufficiali di Phillip Island i piloti sono arrivati alla spicciolata in sala stampa per sottoporsi alle domande dei giornalisti. Qualcuno ha chiesto a Jonny cosa manchi alla sua Ninja, come si potrebbe rendere più competitiva. La risposta è stata scontata ed è stata la stessa che il pilota della Kawasaki ha già fornito decine di volte: “Vorrei avere più potenza, mi piacerebbe avere più cavalli nel motore”. Il giorno seguente alcuni siti hanno scritto: “Rea si lamenta della Kawasaki”.
Lascio a voi ogni commento.
Il malinteso nasce nel maggio del 2021 quando il giorno prima dell’inizio del primo round SBK al Motorland Aragon la FIM e la Dorna annunciano di aver rifiutato la richiesta di omologare come nuovo il motore della Kawasaki ZX-10RR 2021 e di conseguenza di non concedere un incremento di 500 giri motore alla Ninja.
Devo ammettere che inizialmente anche io venni tratto in inganno da questa decisione, che appariva discutibile nei contenuti e nei tempi. In pochi giorni però la verità è emersa. A mettermi la pulce nell’orecchio fu proprio Jonny che mi disse di non voler commentare il verdetto della FIM. Ma come? Hai ragione e non dici nulla? C’era qualcosa che non quadrava.
Fatte le opportune indagini è emerso che 1) la Kawasaki aveva inviato la “nuova” Ninja alla verifica FIM solo pochi giorni prima dell’appuntamento in terra d’Aragona e 2) che al motore della ZX-10RR erano stati cambiati soltanto i pistoni, o meglio il materiale dei pistoni stessi. La proposta della casa di Akashi di omologare la versione 2021 della Ninja come una moto nuova, e incrementare di conseguenza i giri motore era stata giustamente respinta.
Ancora oggi nel Team KRT preferiscono non commentare quanto accadde nel 2021. Nonostante sia Moto.it che altri media abbiano più volte spiegato come fossero realmente andate le cose, da li in poi in molti hanno sostenuto e sostengono che alla Kawasaki sono stati tolti 500 giri. In realtà non le sono mai stati dati. Ma veniamo alla “nuova omologazione”. La stessa riguarda solamente l’utilizzo di un nuovo dispositivo, ovvero il VAI, cornetti di aspirazione ad altezza variabile, perfettamente descritto da questo articolo pubblicato su Moto.it
Per poterlo utilizzare in gara, la Kawasaki ha dovuto richiedere alla FIM una nuova omologazione che gli è stata concessa, tanto che già nei test ufficiali di Phillip Island i piloti Kawasaki lo hanno potuto utilizzare. Questo non ha nulla a che vedere con i giri motore. La nuova omologazione ha riguardato solo il dispositivo VAI. Ma anche in questo caso non sono mancati i commenti di chi gridava al “gomblotto” in quanto nonostante la nuova omologazione alla Ninja non erano stati aumentati i giri.
Questi sono i fatti. Sono certo che non basteranno a convincere gli scettici e quelli che in un articolo si limitano a leggere il titolo o al massimo il sottotitolo, ma ritengo fosse mio dovere fare chiarezza.