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La tanto temuta pioggia (che ha convinto i due piloti ufficiali Kawasaki a restare a casa) che nella prima giornata di test aveva iniziato a cadere alla fine del secondo turno, nel day 2 ha invece ha condizionato non poco il lavoro di team e piloti, cadendo a tratti. Ma come ha già dimostrato in passato che piova o ci sia il sole il più veloce è sempre lui: Alvaro Bautista.
Lo spagnolo non ha ripetuto il tempone di ieri (giro veloce ufficioso della pusta di Misano) ma ci è andato vicino e comunque il suo 1’33”627, il migliore dei 72 giri percorsi dal campione del mondo, è bastato per mettersi alle spalle tutti gli altri piloti, a iniziare dal suo compagno di squadra Michael Ruben Rinaldi.
L’italiano oggi gli si è avvicinato molto, ma è rimasto a oltre un decimo dalla prima posizione, precedendo altri due italiani entrambi su Yamaha: Andrea Locatelli e Lorenzo Baldassarri. Il bergamasco si è fermato a 8 decimi mentre il distacco del pilota del Team GMT94 è superiore al secondo, ma le loro posizioni nella classifica dei tempi fanno ben sperare per il quinto round del WorldSBK che si disputerà su questo tracciato ai primi di giugno.
Rialza la testa la BMW con Scott Redding, quinto a 1,169 da Bautista, e precede Toprak Razgatlioglu. Il turco della Yamaha ha utilizzato tre moto diverse e si è dichiarato estremamente soddisfatto dell’esito di questi test: “La mia simulazione di gara di ieri - ha dichiarato - è stata eccezionale! Non ho avuto problemi con l’usura delle gomme e questo mi rende particolarmente ottimista per il quinto round del mondiale che si disputerà qui”.
Dietro a Toprak un’altra BMW, quella di Garrett Gerloff, a conferma che a Misano la moto bavarese sembra aver trovato un assetto competitivo. Dietro all’americano troviamo le due Ducati private di Philipp Oettl e di Axel Bassani, staccati rispettivamente di 1,2 e 1,3 dalla vetta, ma per entrambi il lavoro svolto in queste due giornate ha riguardato l’usura delle gomme sulla distanza e non certo il tempo sul giro.
Tom Sykes è decimo, dimostrando di aver ritrovato subito il feeling con la sua vecchia moto utilizzata inizialmente nella giornata di ieri, ma di saper andare forte anche con la nuova M1000RR.
Le due Honda sono fuori dalla top ten con Xavi Vierge undicesimo e Iker Lecuona tredicesimo. La coppia spagnola del Team HRC ha testato due nuovi forcelloni, ma a giudicare dai riscontri cronometrici non sembrano ave cambiato la competitività della Fireblade. In mezzo ai due piloti Honda si piazza Remy Gardner, ultimo dei piloti Yamaha. Si trattava soltanto di test, ma l’australiano si è comunque beccato quasi 1,5 secondi dalla prima posizione.
Quattordicesimo posto per Loris Baz nonostante una caduta che per fortuna non ha peggiorato le sue condizioni fisiche. Il francese è ancora dolorante per la frattura rimediata a Mandalika. Dietro di lui ecco Dominique Aegerter, che nonostante la posizione nella classifica dei tempi si è detto soddisfatto del lavoro svolto in funzione del prossimo weekend di gara.
Ultime due posizioni per gli unici due piloti Kawasaki in pista: il tester Florian Marino e Lucas Mahias momentaneamente sulla Ninja del Kawasaki Puccetti Racing. Per entrambi si è trattato di provare molte cose nuove, nuovi componenti e nuove soluzioni elettroniche.