SBK 2024. Alvaro Bautista: “Sono tornato quello dell’anno scorso” [GALLERY]

Ho detto ai miei tecnici di non toccare la moto, va bene così. A Portimao non ero ancora il Bautista che ha vinto due mondiali, ma ora sono di nuovo io. Toprak ha qualcosa in più e nel 2025 dobbiamo colmare il gap
29 settembre 2024

Dopo un inverno problematico per la caduta nei test di Jerez ed un difficile inizio di campionato, ora Bautista è tornato ad essere quello dell’anno scorso, quello che ha vinto due titoli mondiali.

Per poterlo fare ha dovuto prima di tutto ritrovare la sua Panigale V4 e successivamente ritrovare fiducia in se stesso, che gli ha ridato quella serenità che in gara gli consente di ragionare, di avere la forza dia spettare e di sferrare l’attacco al momento giusto.

Ormai è tardi per pensare al titolo e poi Toprak e la sua BMW hanno qualche cosa in più. E’ su questo che lui e la Ducati dovranno lavorare quest’inverno, per colmare il gap.

Hai fatto due grandi gare.

Si, oggi mi sono proprio divertito. Ieri non avevo un buon feeling con la moto. Non so se sia stato causato dall’interruzione con la bandiera rossa, ma di fatto non ero a posto con l’anteriore. Oggi è andato tutto bene. Nella gara sprint ero con Toprak e Nicolò e cercavo solo di non perdere il contatto con loro. Poi quando a due giri dalla fine ho visto che Razgatlioglu ha superato il mio compagno di squadra ho capito che ne aveva di più e che avrebbe allungato su di noi. Ho pensato di avere due possibilità: accontentarmi del terzo posto, oppure provare a vincere. Ho passato Bulega e ho atteso il fondo del rettilineo per passare il turco. Ce l’ho fatta e sono stato davvero felice.

In Gara2 è andata ancora meglio.

“In Gara2 ho trovato subito lo stesso feeling con la mia V4 e sono partito molto forte. Con la pista libera davanti a me ho cercato di tenere il mio ritmo, perché sapevo che le cose sarebbero andate meglio giro dopo giro, quando la moto con meno benzina sarebbe diventata ancora più facile da guidare. Ho iniziato a spingere sempre più forte, ma ho visto che Toprak ribatteva a tutti i miei giri veloci. Per fortuna a pochi giri dal termine il mio vantaggio ha iniziato ad aumentare e ho capito che non mi stava più seguendo. Ho cercato di sfruttare al massimo il potenziale della mia moto e ce l’ho fatta”.

Abbiamo ritrovato lo stesso Bautista della passata stagione?

Si. Forse con un poco più di dolore alle costole (ride) ma credo proprio di essere tornato quello dell’anno scorso. A Most avevo ritrovato l’assetto giusto per la mia Panigale, ma questo non voleva dire che io fossi subito veloce. Dovevo ritrovare la fiducia nella moto e poi dipende anche dalle piste. Qui al Motorland non abbiamo toccato proprio nulla sulla moto, perché ho trovato l’equilibrio perfetto tra me e la V4. Lo stesso che avevo nel 2023.

Nelle prime gare hai avuto molte difficoltà.

A inizio stagione c’era qualcosa che non andava. Poi per fortuna abbiamo capito quale fosse il problema e da lì in poi ho iniziato a migliorare assieme alla mia moto. A Most abbiamo provato una nuova soluzione, a Portimao un setting diverso. Qualche volta, come a Magny Cours quello che provavamo non andava bene, ma a Cremona è andato tutto per il verso giusto, tanto che venerdì ho detto ai miei tecnici: “non toccate niente” Va bene così.

Hai ritrovato la tua serenità?

A Portimao in Gara2 volevo vincere ma ho sbagliato. Ero ansioso di tornare quello della passata stagione e quando ho raggiunto Toprak avrei voluto mangiarlo in un boccone! Invece ho esagerato e sono caduto. Non ero ancora l’Alvaro giusto, quello che ha vinto due titoli mondiali, quello calmo, che cerca di ottenere il massimo con il minimo rischio. In quella gara ho imparato tanto e ora sono tornato ad essere me stesso.

Ora che sei tornato quello delle passate stagioni pensi di poter lottare con Toprak?

Toprak è favorito rispetto a me. Pur arrivando da un brutto infortunio mi ha dato del filo da torcere e penso che a parità di condizioni lui abbia qualcosa in più. Per il prossimo anno ci dobbiamo impegnare per colmare questo gap, perché per quest’anno ormai è tardi. E’ da alcune gare che non penso più al titolo. In compenso i momenti difficili ci hanno insegnato molto e in futuro ci aiuteranno a fare le scelte giuste.

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