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Il suo inizio di stagione non è stato dei più facili. L’infortunio nei test di Jerez a novembre 2023, che gli ha rovinato la wild card a Sepang in MotoGP, non gli ha permesso di allenarsi come avrebbe voluto durante l’inverno, e il nuovo regolamento “ad personam” lo ha costretto ad adattarsi ad una moto più pesante di 5-6 chili. Con poche lamentele e tanto lavoro lo spagnolo della Ducati, che il 21 novembre compirà 40 anni, ha saputo risalire la corrente e in poche gare ha quasi completamente ritrovato non solo la forma fisica, ma anche il feeling con la sua Panigale che negli anni passati gli ha permesso di laurearsi per ben due anni consecutivi Campione del Mondo WorldSBK.
Per il momento non pensa al ritiro, ma presto la Ducati e Aruba gli chiederanno cosa voglia fare….da grande. Restare o smettere? Come lui stesso afferma in questa intervista per il momento si diverte e sta bene e quindi l’impressione è che non intenda appendere il casco al chiodo.
Alvaro è in perfetta forma fisica e soprattutto molto carico mentalmente. D’altronde avere un compagno giovane e forte come Nicolò Bulega gli ha dato certamente molti stimoli in più, così come la sfida con Toprak Razgatlioglu. Per Bautista il campionato 2024 potrebbe essere una sfida tra questi tre piloti, con molti altri pronti ad inserirsi nella lotta per le vittorie in gara. Si aspettava che Bulega e Toprak fossero così competitivi e lo stesso si aspettava da Andrea Iannone, che però difficilmente potrà puntare al titolo.
Nel finale dell’intervista Alvaro ci ha anche parlato della MotoGP e di Marc Marquez, capace di modificare in fretta il suo stile di guida per essere competitivo anche con la Ducati. Un’altra wild card in GP? “Se Ducati continua a vincere non sarà possibile e quindi spero di non farne più”.