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La sindrome compartimentale è una patologia che si presenta quando, normalmente anche in seguito ad un aumento della massa muscolare dell’avambraccio, sottoposti a sforzi intensi si verifica un’eccessiva pressione dei muscoli sulle fasce che li avvolgono. I sintomi sono formicolii e perdita di potenza del braccio, e spesso impediscono all’atleta di proseguire nella propria attività. Colpisce tennisti e canoisti, ma soprattutto i piloti motociclisti. La soluzione migliore è quella dell’intervento chirurgico, che avviene in endoscopia tramite una piccola incisione sull’avambraccio. La ripresa dell’attività, dopo la dovuta fisioterapia, avviene molto in fretta.
Tra i piloti che hanno dovuto ricorrere a questo intervento chirurgico ci sono anche Nicolò Bulega e Can Oncu. Il pilota italiano è stato operato all’ospedale di Oglio Po (Cremona). Il comunicato diramato dal Team Aruba.it Racing-Ducati informa che è dallo scorso inverno che il rookie della SBK soffre di questo problema, che si poi è riacutizzato in Australia ed è peggiorato a Barcellona, sino ad indurre pilota e squadra a ricorrere alla chirurgia.
Discorso diverso per il pilota turco che, dopo il grave infortunio al braccio sinistro causato da un incidente al via della gara Supersport di Assen della passata stagione, ha sovraffaticato il braccio destro per compensare la mancanza di forza dell’altro braccio, peraltro ora in netto recupero. Solitamente per il pilota del Kawasaki Puccetti Racing il problema insorgeva in gara dopo 7 o 8 giri e per questo si è a sua volta sottoposto ad un intervento chirurgico effettuato martedì mattina alla Nova Clinic di San Marino, lo stesso ospedale dove si era in precedenza operato anche, sempre per lo stesso problema, Dominique Aegerter.
Sia Bulega che Oncu saranno regolarmente in pista nel prossimo round di Assen in Olanda dal 19 al 21 aprile.