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Erano tre anni che Alex Lowes non vinceva una gara del WorldSBK e l’ultima volta era successo proprio qui a Phillip Island. Era il 2020 ed anche quella volta ad essere beffato all’ultimo giro fu il campione del mondo uscente.
Allora si chiamava Jonathan Rea ed era il suo compagno di squadra, mentre oggi è stata la volta di Alvaro Bautista.
In una sola giornata il pilota inglese ha vinto lo stesso numero di gare che aveva vinto in tutta la sua carriera in Superbike. La sua prima vittoria era arrivata nel 2018 a Brno quando guidava la Yamaha e la seconda appunto in Australia, poco prima che il mondo venisse sconvolto dal Covid.
Già nelle prove Lowes era apparso trasformato, più sicuro di sé e meno incline all’errore. Al di là dell’incremento nelle prestazioni della sua Ninja, dovute anche alle super concessioni, pesa senza dubbio il fatto di essere passato sotto la cura di Pere Riba, l’ex braccio destro di Jonathan Rea e di essere considerato il pilota di riferimento della squadra ufficiale Kawasaki.
La tua ultima vittoria risale al 2020
“Si, è passato molto tempo dalla nostra ultima vittoria, ma abbiamo lavorato duro e ce la siamo meritata. Era tanto che lo sognavo e dopo aver tagliato il traguardo della Superpole Race ero davvero emozionato. Penso che mi sia anche scappata qualche lacrima”
Ti aspettavi questa doppia vittoria?
“Non pensavo di poter essere così veloce nelle gare brevi. Sono rimasto un po’ deluso dal fatto che fosse stato introdotto il pit stop nelle gare lunghe, perché nei test di inizio settimana le mie gomme avevano lavorato bene anche sulla distanza di gara. Invece oggi è andato tutto per il meglio anche nelle due gare di pochi giri, soprattutto grazie alla gestione delle gomme. A fine gare penso che le mie fossero le migliori, le meno consumate. Questo perché sin dai test invernali abbiamo lavorato con l’obiettivo di rendere la moto più fluida e più facile da gestire”
Che tattica hai usato per vincere?
“Quando nel finale ero dietro ad Alvaro ho visto che la sua moto si muoveva molto e non entrava bene nelle curve. Allora ho pensato di seguirlo cercando di salvaguardare le mie gomme in attesa del momento giusto per passarlo”
Cosa ti aspetti da questo campionato?
“Mi sento bene e ho più fiducia nelle mie capacità. Certo la pista di Phillip Island è molto particolare ed in Europa troveremo piste e condizioni diverse, ma lavoreremo per essere costantemente nelle zone alte della classifica e per lottare per la vittoria in ogni gara. Ora però non ci voglio pensare, ma voglio godere di questo fantastico momento assieme alla mia squadra, che ha fatto un lavoro eccezionale”