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Vittoria tutta cuore e grinta quella di Alex Lowes, che riporta in alto la tanto vituperata Kawasaki, rigenerata dalle super concessioni. Una bella rivincita per il Team ufficiale Kawasaki KRT che ha perso Jonathan Rea, ma ha scoperto un Alex Lowes che sembra aver finalmente trovato costanza di rendimento anche grazie alla “cura” Pere Riba, l’ex braccio destro di Jonny.
È stata una gara sprint che ha risposto in pieno alle aspettative, confermandosi una scarica di adrenalina da consumarsi in pochi minuti, il tempo di dieci giri. Sino a meta gara circa il protagonista è stato Andrea Iannone, deciso come non mai a vincere la sua prima gara in SBK.
Il pilota di Vasto ha ribattuto colpo su colpo ai sorpassi degli altri piloti che facevano parte del gruppo di testa: Remy Gardner, Toprak Razgatlioglu ed Andrea Locatelli, mentre Alvaro Bautista e Nicolò Bulega erano leggermente indietro, quasi intimiditi dalla feroce lotta che si stava consumando davanti a loro.
Nel sesto passaggio però Iannone ha iniziato a smanettare sul manubrio della sua Ducati e a perdere terreno, per poi precipitare sino al quattordicesimo posto finale. A fermare la sua corsa è stata la manopola sinistra che si sfilava e gli impediva la giusta presa. Quando si dice la sfortuna. Ai problemi di Iannone ha fatto riscontro il colpo di reni di Lowes che in pochi giri ha portato il proprio vantaggio ad un secondo che gli è bastato per tenere lontano un bravissimo Locatelli che ha avuto la meglio nel gruppo degli inseguitori ed ha preceduto sul podio Razgtalioglu, che regala così il suo primo podio alla BMW che non ne vedeva uno da Magny Cours 2022. Meglio stendere un velo pietoso sugli altri tre piloti della casa tedesca, nessuno dei quali è entrato in zona punti: Gerloff tredicesimo e Van der Mark sedicesimo davanti a Redding.
Bautista sfiora il podio, ma soprattutto si riaffaccia nelle zone alte della classifica e precede il suo irriverente compagno di squadra Bulega, che con la quinta posizione mantiene la testa del campionato. Gara volitiva dei due piloti del Team GRT Remy Gardner e Dominique Aegerter, rispettivamente sesto e settimo, davanti al rookie Sam Lowes ed a Michael Ruben Rinaldi che si porta a casa l’ultimo punto disponibile in questa gara. Resta a bocca asciutta Jonathan Rea, che dopo due gare non ha ancora accumulato nemmeno un punto. Incredibile. La sua ex moto si piazza subito dopo di lui all’undicesimo posto con Axel Bassani. Altra gara da dimenticare per Danilo Petrucci che non ha trovato feeling con la gomma posteriore ed ha concluso solo quindicesimo, dietro al già citato Iannone.