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Nel corso dell’ultimo giro, con un incredibile sorpasso all’esterno alla curva 9 Alex Lowes supera Alvaro Bautista e conquista una fantastica quanto inattesa doppietta, confermando che la sua precedente vittoria nella Superpole Race non è avvenuta per caso, che la Ninja edizione 2024 sta sfruttando in pieno le super concessioni e che, almeno qui in Australia, ha mostrato di poter tenere il passo di Ducati e Yamaha.
E’ stata una gara molto strana e particolare, divisa in due dalla bandiera rossa esposta al quarto giro per la caduta di Jonathan Rea alla curva 11. Il sei volte campione del mondo è stato trasportato in barella al centro medico del circuito, ma è sempre stato cosciente ed ha riportato “solo” tante contusioni e abrasioni.
Nella prima parte della gara a condurre le danze si erano alternati Locatelli e Bautista, tallonati da vicino da Toprak Razgatlioglu, Andrea Iannone, Alex Lowes, Michael Ruben Rinaldi e Danilo Petrucci.
Nel secondo giro il motore della BMW del pilota turco andava in fumo e lo costringeva al ritiro.
La caduta di Rea fermava tutto e la gara veniva ripresa dopo pochi minuti, ridotta a soli 11 giri, evitando di conseguenza il programmato cambio gomme.
Dopo la seconda partenza era Bautista a prendere il comando, seguito da vicino da Rinaldi. I due sembravano poter prendere il largo, ma venivano invece ripresi ben presto da Lowes e Iannone con Locateli appena più arretrato. Il bergamasco riusciva a ricucire lo strappo e superava Iannone portandosi al quarto posto. A quattro giri dal termine Rinaldi iniziava a perdere terreno, lasciando a Lowes e a Locatelli il compito di inseguire Bautista, il quale dava spesso l’impressione di poter allungare.
Intanto nel gruppo degli inseguitori si svegliava Bulega, che iniziava a recuperare posizioni e al nono passaggio faceva segnare il giro veloce della gara in 1’28”639. Troppo tardi per ambire al podio. Si arrivava così all’ultimo giro con Bautista, Lowes e Locatelli pronti a giocarsi la vittoria. Purtroppo l’italiano della Yamaha cadeva alla curva 4 lasciando via libera ai suoi compagni di fuga. In crisi con le gomme lo spagnolo del team Aruba.it non riusciva a rispondere all’attacco del pilota della Kawasaki che tagliava per primo il traguardo con un vantaggio di soli 48 millesimi di secondo.
Alle loro spalle era Petrucci a vincere il duello tutto italiano con Iannone e a salire sul terzo gradino del podio. La lista dei piloti italiani prosegue con il quinto posto di Bulega, seguito da Rinaldi che ha pagato a caro prezzo la prematura usura delle sue gomme. L’altro Lowes, il gemello Sam, è settimo e precede la prima BMW, quella di Garrett Gerloff. La top ten è completata da Dominique Aegerter e Michael Van der Mark.