SBK 2024. GP dei Paesi Bassi. Nicholas Spinelli: “Pensavo che Barni mi avesse chiamato per correre nel CIV” [GALLERY]

“Ancora non mi rendo conto di cosa è successo. Quando ero in testa alla gara ho pensato solo a fare del mio meglio. Poi ho visto la bandiera rossa, ma non ha capito subito di aver vinto", dichiara il giovane pilota italiano al termine dell'incredibile vittoria
20 aprile 2024

Nicholas Spinelli è un pilota “made in CIV”. Nel Campionato Italiano Velocità ha conquistato due titoli italiani della Moto3 nel 2017 e nel 2019 e si è ripetuto nella rinnovata Supersport ng nel 2022 laureandosi Campione Italiano proprio con il Team Barni Spark Racing Team, la squadra alla quale oggi ha regalato la prima vittoria nel mondiale Superbike. Un’impresa che in passato non era riuscita a piloti del calibro di Marco Melandri, Leon Camier o lo stesso Danilo Petrucci, che dall’anno scorso è il pilota Superbike della squadra di Marco Barnabò.

Certo Nicholas è stato fortunato, ma anche molto bravo, se pensiamo che prima di ieri non era mai salito su una Superbike e non aveva mai disputato una gara del mondiale. Dopo aver corso nella scorsa stagione nel WorldSSP con il Team VFT Racing Yamaha, quest’anno Spinelli partecipa al Mondiale MotoE ed ha vinto la prima gara della stagione, sul circuito di Portimao.

Ecco cosa ha ci dichiarato oggi, dopo la sua vittoria in Gara1 ad Assen

Hai capito bene quello che hai fatto?

No. Ancora non mi rendo veramente conto di quello che è successo. Ero già sufficientemente soddisfatto questa mattina, quando ho ottenuto l’undicesima posizione nella Superpole, anche perché non dimentichiamoci che sono salito per la prima volta su questa moto solo ieri. A vincere non ci pensavo nemmeno.

Che impressione ti ha fatto guidare una Superbike?

E’ una moto fantastica. Quando sono sceso l’ho guardata e ho chiesto ai miei meccanici: “Ma che moto è? E’ incredibile!”.

Chi ha scelto di utilizzare le gomme intermedie?

E’ stato il team. Io avrei optato per le rain, ma la squadra ha preferito le intermedie ed alla fine ha avuto ragione.

Con che spirito hai affrontato questa esperienza nel mondiale Superbike?

Devo dire che sono sempre stato molto tranquillo. In passato ho avuto altre possibilità anche meno importanti di questa, ed avevo avvertito il peso della pressione, mentre in questo caso ho affrontato il weekend con serenità. Anche perché non avevo nulla da perdere. Sono venuto qui solo per fare esperienza e per divertirmi.

E quando ti sei ritrovato da solo in testa alla gara?

La gara l’ho presa come un test e quando mi sono ritrovato in testa ho pensato solo a migliorarmi, a stare concentrato e a fare sempre meglio giro dopo giro. Poi ho visto la bandiera rossa e... è andata così. Queste sono le gare.

Quando hai visto la bandiera rossa hai capito che avevi vinto?

Nel giro prima che venisse esposta ho visto che dal box mi segnalavano un vantaggio di soli 4 secondi, rispetto ai 24 che avevo avuto in precedenza ed ho pensato: “Io faccio quello che posso e poi vediamo come va a finire”. Quando ho visto che la gara era terminata ho pensato che non era possibile... non poteva essere vero. Inizialmente a dire il vero pensavo che la gara sarebbe ripresa, ma quando ho capito che era davvero finita sono rimasto incredulo. E lo sono tuttora. Forse stasera quando resterò da solo capirò cosa è successo veramente. Sarà una bella botta di emozione.

Quando ti ha chiamato Barni cosa hai pensato?

Innanzitutto auguro a Danilo di guarire in fretta e di tornare al più presto sulla sua moto. Barni mi ha chiamato sabato scorso e io pensavo mi volesse far correre in Superbike nel CIV. Quando mi ha chiesto se fossi pronto ad affrontare una gara di venti giri ho capito che stava parlando del mondiale ma gli ho risposto che dovevo parlarne con il mio manager perché in realtà non avevo capito bene se stesse dicendo sul serio. Mi sembrava una cosa impossibile.

Che impressione ti ha fatto correre insieme a Rea, Toprak e Bautista?

Essere in pista con i mostri sacri della Superbike mi ha dato una grande emozione. Vincere è stata una cosa pazzesca. Anche se so di aver vinto in condizioni molto particolari è sempre una grande soddisfazione.

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