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È stata una gara senza storia, che ha confermato quanto avevamo visto in Superpole: nessuno può tener testa a Toprak Razgatlioglu, tantomeno a Donington Park che è la sua pista preferita.
Scattato come un missile dalla prima fila, il pilota della BMW ha sempre girato con un ritmo insostenibile per i suoi avversari. Ora che la M1000RR lo asseconda in tutto, grazie al lavoro della sua squadra e della casa tedesca, il divario nei confronti dei suoi avversari diventa imbarazzante, e va oltre gli undici secondi inferti al secondo classificato Alex Lowes.
L’inglese non smette di stupire ed è un pilota completamente diverso rispetto a quello delle passate stagioni. Nella prima delle tre gare di casa il pilota della Kawasaki ha saputo rimontare dalla sesta posizione che occupava al primo giro sino ad arrivare alle spalle del turco nel corso del tredicesimo giro. Il suo ritmo è stato superiore a quello degli altri inseguitori e questo gli ha permesso di mantenere il secondo posto sino alla bandiera a scacchi. Ma se parliamo di rimonta la migliore è stata senza dubbio quella di Alvaro Bautista. Dopo l’undicesima posizione in Superpole in pochi pensavano che lo spagnolo avrebbe potuto salire sul podio. Con tanto impegno e con molta esperienza Alvaro ha recuperato posizioni sino a concludere al terzo posto. Corrette quanto smaliziate le sue manovre all’ingresso della esse con le quali ha superato ed “accompagnato” fuori pista prima Scott Redding e poi Nicolò Bulega. Il rookie della Ducati ha disputato una grande gara ed ha portato a casa un ottimo quarto posto.
Forse gli manca ancora un poco di grinta e di “furbizia”, ma è certamente uno dei protagonisti di questa stagione 2024. Quinto posto per Jonathan Rea che precede il compagno di squadra Andrea Locatelli. I due piloti della Yamaha hanno dovuto vedersela con il solito stoico Danilo Petrucci che nonostante il ben noto dolore alla spalla ha lottato come un leone sino alla fine e posta a casa il primo posto tra i piloti Independent. Anonima la gara di Andrea Iannone che termina undicesimo proprio davanti ad un altro italiano Axel Bassani. Un punto per il quindicesimo posto di Michael Ruben Rinaldi.
Una nota a parte merita la sfortunata gara di Scott Redding. Esaltato dal tifo dei propri sostenitori, l’inglese della BMW è stato autore di una grande gara, finalmente ai livelli ai quali ci aveva abituato quando era in Ducati. È stato a lungo nelle prime tre posizioni, ma nel finale ha prima dovuto cedere il passo a Bautista e successivamente è stato tradito dalla sua gomma posteriore, che si è sgonfiata costringendolo al ritiro.